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Le segnalazioni di molestie erano emerse in una serie di questionari anonimi (foto di repertorio)
Pavia – L’ex primario di Rianimazione dell’ospedale di Pavia Francesco Mojoli è stato destituito dai ruoli che deteneva all’Università di Pavia a seguito delle accuse di molestie sessuali su 11 specializzande. In sede penale il medico aveva patteggiato due anni di carcere (con pena sospesa) e ora arriva la conclusione del procedimento disciplinare in ateneo. Nei giorni scorsi, l’Unione degli universitari aveva raccolto oltre 300 firme, tra studenti, medici e funzionari, per chieere l’allontanamento di Mojoli.
“Con decreto rettorale del 26 febbraio 2025 – si spiega una nota – è stata disposta la destituzione, con effetto immediato, del professor Francesco Mojoli dai ruoli dell'Università di Pavia, a seguito del procedimento disciplinare conclusosi con deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta nella seduta del 25 febbraio 2025 e in conformità al parere vincolante reso dal Collegio di Disciplina in data 17 febbraio 2025”.
Stando alle testimonianze delle studentesse, durante la didattica il medico avrebbe messo in pratica atteggiamenti sconvenienti e le avrebbe molestate fisicamente, simulando atti sessuali o anche palpeggiandole. Quello di Pavia “non sarebbe un caso isolato”, ma un “problema strutturale profondamente radicato nel sistema accademico e sanitario italiano”. Lo aveva ribadito Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Unione degli universitari (Udu), sulla base di una ricerca che ha mostrato come il 34 per cento degli studenti sia a conoscenza di episodi di molestia o violenza negli spazi universitari.