REDAZIONE PAVIA

Morì al volante per un dosso. Il giudice chiede una perizia

Per i tre imputati si allontana il giorno della sentenza

Si attende l’udienza del 22 novembre per l’indicazione del perito voluto dal giudice Valentina Nevoso per approfondire ulteriormente il caso del dosso di via Scopoli a Pavia, nell’ambito del processo per omicidio colposo in relazione alla morte del ventiseienne Riccardo Tirelli, ucciso in un incidente in quella strada il 17 settembre 2019. Si allungano quindi i tempi per arrivare alla sentenza, che si pensava fosse ormai vicina: alla nomina seguiranno il giuramento e i tempi tecnici per svolgere la perizia. Imputati al processo sono il titolare dell’azienda edile lomellina che si stava occupando di costruire il dosso, il dirigente della Mobilità del Mezzabarba, il direttore dei lavori di Asm Pavia.

Secondo la ricostruzione dell’accaduto il giovane, al volante di una Mazda su cui viaggiava come passeggero anche un amico, stava percorrendo la piazza del municipio. In prossimità del cantiere per realizzare il passaggio pedonale, l’auto aveva colpito il dosso per poi schiantarsi contro il muro del palazzo comunale. Tirelli era morto sul colpo, l’amico aveva riportato ferite.

N.P.