
i Vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile la palazzina
Broni (Pavia), 9 febbraio 2015 - Bruciata viva, una morta orribile ancora con alcuni punti oscuri anche se pare che si sia trattato di una tremenda disgrazia. È successo ieri, nel tardo pomeriggio, verso le 18/18,30 a Broni in un appartamento situato in via dei Mille, 9, al quarto piano, dove abitava un’anziana donna, Clorinda Catena, 76 anni. Quando i pompieri sono riusciti a entrare nella sua casa, la donna era in gravissime condizioni ed è morta poco dopo. Fiamme letali che avevano avvolto gran parte del suo corpo, senza lasciare scampo. L’allarme è scattato quando i vicini di casa hanno notato del fumo uscire dalle finestre. Prima sono arrivati i vigili del fuoco di Broni, poi quelli anche da Pavia con un’autoscala. Avvisati anche i carabinieri e il servizio medico di urgenza 118. Un vasto spiegamento di forze, ma per Clorinda non c’è stato nulla da fare.
L’hanno trovata, secondo alcune testimonianze, ancora seduta, ma ormai esanime, sulla sua sedia. Le fiamme avevano divorato i suoi vestiti e provocato ustioni gravissime. Difficile capire cosa possa essere accaduto. Ci sono diverse ipotesi al vaglio dei carabinieri anche se tutte propendono per una disgrazia, senza alcuna responsabilità di altre persone. La più probabile è che la donna, descritta come una persona ancora dinamica, senza problemi e sicuramente autosufficiente, nell’accendere un fornello o una stufa, alla fine, forse per qualche imprevisto o guasto, abbia perso il controllo della situazione e non sia più riuscita ad evitare il peggio. C’è chi, fra i vicini, ha anche prospettato l’ipotesi che le fiamme potrebbero essere divampate anche a causa di una candela o dimenticata accesa oppure mal funzionante.
Ancora incerta anche l’ora in cui è scoppiato il dramma. Quando è arrivata la chiamata ai vigili del fuoco ovvero dopo le 18 e poi ai carabinieri, da parte di alcuni vicini di casa, il disastro, purtroppo, si era, infatti, già consumato. Nelle prossime ore verranno di nuovo effettuati accertamenti e verifiche per chiarire i punti ancora oscuri di questa vicenda.
di Pierangela Ravizza