REDAZIONE PAVIA

Neonato e mamma sempre vicini. Al San Matteo pronte 25 nuove culle

Pavia, iniziative e raccolte fondi per i letti condivisi hanno avuto larga adesione

Al 30 settembre 1.555 i neonati venuti alla luce al San Matteo Per favore il legame mamma/bimbo sono arrivate le nuove culle

Al 30 settembre 1.555 i neonati venuti alla luce al San Matteo Per favore il legame mamma/bimbo sono arrivate le nuove culle

Sono stati 2.029 i bambini venuti alla luce al San Matteo nel 2022, 2.074 nel 2023 e 1.555 fino al 30 settembre, un trend stabile se non in crescita del numero dei nati in controtendenza rispetto a quanto accade in Lombardia e in Italia. Per favorire il legame mamma/bambino il reparto di neonatologia è stato potenziato con 25 culle specifiche per la condivisione del letto con la madre, grazie al supporto di grandi gruppi come Eurospin, che anche quest’anno ha donato 30mila euro alla neonatologia e terapia intensiva neonatale, al Rotary club, all’associazione "Aiutami a Crescere", nonché all’evento PaviaApnea.

"Queste culle permetteranno al neonato di stare con la mamma in totale sicurezza durante tutto l’arco della giornata e anche la notte, se richiesto–- spiega Stefano Ghirardello, direttore di neonatologia e terapia intensiva neonatale –; questa pratica, definita rooming-in è fondamentale perché molti studi dimostrano i benefici sia per la mamma sia per il neonato". Al San Matteo il contatto pelle a pelle per due ore continuative dopo il parto è garantito in più dell’80% dei casi, grazie al supporto ostetrico e del personale della neonatologia.

"Il personale sanitario supporta la madre nell’accudimento del neonato, favorendo gradualmente l’autonomia materna – commenta Giusi Grugnetti, direttore di professioni sanitarie –. L’organizzazione attuale prevede la compresenza dell’ostetrica e dell’infermiere pediatrico che si occupano dell’assistenza ai neonati e alla madre in sinergia ed integrazione professionale dipartimentale, per una presa in carico volta a valorizzare il principio dell’assistenza centrata sulla famiglia".

"La struttura è riconosciuta – chiosa Arsenio Spinillo, direttore di ostetricia e ginecologia – come centro hub e di presa in carico dei casi più complessi della provincia con frequenti trasferimenti anche da fuori provincia e da fuori regione. L’arrivo di queste culle rappresenta un evidente miglioramento della qualità delle cure e motivo di grande soddisfazione per le madri coinvolte".M.M.