STEFANO ZANETTE
Cronaca

Nicola de Cardenas morto sull’Etna, l’omaggio della sua azienda. “Più di un leader, un visionario”

Il presidente di Assolombarda Pavia ricordato dalla Decsa di Voghera, fondata dal padre e da lui diretta dal 2004. La famiglia: “Esequie in forma privata”

Nicola de Cardenas

Nicola de Cardenas

Ieri mattina, dal Soccorso alpino e speleologico della Sicilia, è stata ricostruita nei dettagli dei diversi interventi una domenica particolarmente tragica sull’Etna, dove oltre a Nicola de Cardenas ha perso la vita anche un diciassettenne catanese, precipitato in un altro incidente “sempre a causa del ghiaccio, in un canalone dentro la Valle del Bove”. I tecnici della Sicilia orientale del Soccorso alpino erano intervenuti già nella tarda mattinata al di sotto della funivia dell’Etna, dove una ragazza e un ragazzo, entrambi sedicenni, erano scivolati sul ghiaccio e sono rimasti feriti impattando sugli spuntoni di roccia lavica, portati in ospedale a Catania come un altro diciassettenne di Gela scivolato con lo slittino. E, in contemporanea all’intervento per il diciassettenne poi morto, “è giunta una richiesta di soccorso – spiegano dal Soccorso alpino e speleologico della Sicilia – per uno scialpinista scivolato al di sopra del Rifugio Citelli, sul versante Nord dell’Etna. Sono arrivati i tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Linguaglossa ed elicotteri. L’incidente, verificatosi sul canalone a Y, ha provocato il decesso e un importante malore alla persona che accompagnava lo scialpinista morto”.

Una morte improvvisa e prematura, che ha sconvolto tutti quelli che lo conoscevano, a iniziare dall’azienda fondata nel 1975 dal padre Gianluca de Cardenas, oggi 92enne, che dal 2004 aveva lasciato al figlio il controllo operativo. “Siamo tutti profondamente scossi – si legge nel toccante testo pubblicato sul sito dell’azienda – e le parole non possono esprimere quanto Nicola ci mancherà. Nicola era molto più di un leader, era un visionario. Il suo sorriso, la passione per il suo lavoro e l’impegno costante nel guidare e ispirare gli altri lo rendevano una persona davvero straordinaria. La sua eredità vivrà nei cuori di tutti coloro che sono stati toccati dalla sua gentilezza, dalla sua saggezza e dalla sua sconfinata energia”.