
Una donna col niqab
Pavia, 8 gennaio 2016 - Negli edifici comunali non sarà esposto alcun cartello a ricordare che non si può accedere con il volto coperto. Il sindaco Massimo Depaoli, rispondendo a una istant question presentata dal consigliere della Lega, Matteo Mognaschi ha definito "pleonastico rispetto alla normativa vigente" un provvedimento del genere. "Un cartello – ha aggiunto – purtroppo non risolverebbe il problema del terrorismo, ma metterebbe in difficoltà per esempio il postino che prima di entrare in un ufficio comunale dovrebbe togliersi il casco".
Mognoschi, sulla scorta di quanto predisposto dal presidente della Regione, Roberto Maroni, ha chiesto se anche il primo cittadino pavese intendesse impedire l’ingresso in scuole e uffici comunali a chi si presentasse con il volto coperto. "E’ vero che chi vuol compiere un atto di terrorismo lo fa comunque – ha ricordato Matteo Mognaschi –, il Comune però dovrebbe dare un segnale e pretendere il rispetto delle leggi". Il sindaco ha poi voluto spostare l’attenzione su quello che considere "il vero problema": l’emancipazione e la dignità della donna nell’Islam. «E Pavia – ha proseguito il primo cittadino – i burqa non pullulano certo".
In realtà una donna con indosso il niqab, un velo presente nella tradizione araba che lascia scoperti solo gli occhi, si vede. "Le è stato detto di cambiare il suo abbigliamento – ha commentato Mohamed Gamal Owis Sallam, che ha rivestito a lungo il ruolo di responsabile di uno dei due gruppi islamici di Pavia –. Un vigile dovrebbe fermarla, chiederle la carta d’identità e farle la multa, così impara. Le leggi in Italia sono diverse, non si deve andare in giro con il volto coperto, se intende comunque indossare il niqab, può tornare nel suo Paese".
Dal primo gennaio nei principali luoghi di cura per motivi di sicurezza non è possibile presentarsi con il volto coperto. "Ma non è consentito neanche nei luoghi privati – ha proseguito Gamal –, se questa donna va a fare la spesa, il responsabile del supermercato deve chiederle di togliersi il velo. Ogni cittadino deve essere riconoscibile. Tanto più che il Corano non impone un simile tipo di abbigliamento. Dice che ogni ragazza, quando diventa donna, deve indossare il velo, come fa la Madonna nell’iconografia cristiana e come fanno le suore. Devono coprire i capelli, insomma, non il volto. E’ un’interpretazione errata quella secondo la quale la donna deve girare totalmente coperta, che non fa bene all’Islam. Spero sia una libera scelta di questa donna e che la riveda".