Il teatro, lo sport e la musica per riallacciare i fili della relazione tra la città e il carcere. La Giunta ha approvato i “Progetti in carcere“, interventi di inclusione sociale a favore dei detenuti a cura del Conservatorio Vittadini, del Teatro delle chimere e della Polisportiva popolare pavese.
I progetti hanno come obiettivo l’integrazione sociale, il recupero e il reinserimento nella società e la promozione della salute attraverso il ruolo educativo dello sport. Il Vittadini organizza, da marzo a giugno, due incontri musicali settimanali di teoria musicale, pratica strumentale e vocale con un concerto finale che si terrà nel teatro della casa circondariale. Il Teatro delle chimere invece porta avanti il progetto “La via del teatro: il teatro in carcere“, un percorso rivolto ai detenuti protetti che ha dato vita, nel corso degli anni, alla compagnia teatrale della casa circondariale “USB. Uomini senza barriere“. Il laboratorio si svolge da settembre a giugno con un incontro a settimana.
Infine la Polisportiva popolare pavese organizza i corsi di karate sekoidan e pre-pugilistica-functional trainig in carcere, attività seguite da istruttori e volontari per tutto il 2025, con cadenza settimanale. "I corsi all’interno del carcere erano una pratica consolidata – ha detto l’assessore alle Politiche educative Giampaolo Anfosso – Ma l’intervento del Comune vuole rendere stabili e allargare il più possibile le offerte per gli abitanti della casa circondariale, che vorremmo considerare un quartiere di Pavia. Siamo sicuri di aver stretto un rapporto sempre più forte con la direzione del carcere e quindi di poter rendere meno oppressivo il soggiorno dietro le sbarre, tendendo alla rieducazione dei condannati".
M.M.