MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, il nuovo parco dell’idrovolante: “Pronti ad acquisire l’idroscalo”

Il sindaco Michele Lissia non ha mai nascosto il suo proposito per cancellare quella che è un’area dismessa sulla riva del fiume. Prima, però occorre compiere i passi necessari

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Un idrovolante al vecchio idroscalo

Pavia – È stato chiamato “Il nuovo parco dell’idrovolante“ ed è quello che l’amministrazione comunale ha in animo per dare un nuovo volto alla struttura che tra due anni compirà un secolo. L’idroscalo, che è chiuso da 43 anni, è di proprietà privata e dovrebbe essere acquisito da palazzo Mezzabarba prima di poter essere trasformato in uno spazio per attività museali e teatrali. Il sindaco Michele Lissia, appena si è insediato, non ha mai nascosto il suo proposito per cancellare quella che è un’area dismessa sulla riva del fiume. Prima, però occorre compiere i passi necessari.

Per questo è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra il Comune e l’Agenzia delle entrate, perché venga effettuata una valutazione del fabbricato che è a destinazione non residenziale. L’impegno di spesa per avere in mano una perizia è di 2.653 euro, ma un’idea di quanto possa costare acquistare l’infrastruttura servita dalla Sisa, la prima compagnia aerea italiana per il trasporto di passeggeri, che gestiva la rotta Torino-Trieste, già c’è. Potrebbe valere un po’ meno di 600mila euro l’edificio oggi fatiscente.

I fondi per acquistarlo e ristrutturarlo potrebbero essere garantiti dal Waterfront, il progetto da 16 milioni per l’intera asta sinista del Ticino. Le risorse, che per gran parte arrivano da Regione Lombardia (15 milioni) dovrebbero essere destinate a far nascere un parco acquatico dove si trova la piscina scoperta abbandonata dal 2009, recuperare l’ex gasometro che è stato messo all’asta senza ricevere offerte e quindi l’idroscalo.

“Pavia Città d’Acqua - Sistema resiliente di rigenerazione urbana sostenibile, ecologia integrale e coesione sociale“, infatti, prevede un’articolazione di azioni materiali come il recupero di aree pubbliche, la loro riqualificazione e la realizzazione di un nuovo parco, previa acquisizione a patrimonio dell’edificio ex-idroscalo, con previsione di insediamento di attività museali e teatrali (auditorium). L’idea è quella di dare a Pavia uno spazio da 500 posti che manca, ma stando alle ipotesi anche un caffè letterario e magari un museo dedicato a chi ama il fiume. Il Waterfront partito nel 2021, quando il sindaco era Fabrizio Fracassi, nel corso degli anni è stato rivisto e, come ha annunciato il primo cittadino, “ora si avvia ad essere concretizzato”.