I giochi senza frontiere che diversi anni fa coinvolgevano squadre di diversi Paesi diventano Giochi senza barriere perché se le frontiere in parte sono cadute, le barriere mentali e architettoniche rimangono. Dividono le persone normodotate e portatrici di disabilità. Da una manifestazione che Besancon, città gemellata con Pavia organizza, arriva anche a Pavia “Giochi senza barriere”. "Abbiamo pensato a un’edizione zero - ha detto il sindaco Michele Lissia - per promuovere l’accessibilità perché immaginiamo una Pavia senza barriere architettoniche e vorremmo che il festival ci desse la stura per un piano di eliminazione radicale". Sport, competizioni ma anche momenti di riflessione si susseguiranno dal pomeriggio di venerdì 8 novembre al primo pomeriggio di domenica 10. "Vorremmo una Pavia davvero inclusiva nei prossimi anni - ha aggiunto l’assessora allo Sport Angela Gregorini - e abbiamo pensato a un’occasione di confronto e incontro tra e con atleti con disabilità, decision makers, operatori economici e cittadini". Si partirà con un workshop che coinvolgerà la Regione, il comitato paralimpico e il Coni nazionale. "Coinvolgeremo anche i negozi - ha aggiunto Gregorini - per verificare quali sono accessibili e quali saranno testimonial dell’evento". Sabato e domenica poi si svolgeranno i tornei che impegneranno realtà del territorio come lo Special team e il tennis in carrozzina. Domenica alle 13 le premiazioni. "Dobbiamo fare in modo che sempre più persone disabili spossano integrarsi nella vita della città" ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali e ai Gemellaggi, Francesco Brendolise. "Dobbiamo aumentare le forme di condivisione" ha concluso l’assessore alla Partecipazione Gipo Anfosso. M.M.
CronacaOlimpiadi senza barriere. È edizione zero