Torrazza Coste (Pavia) – Alla fine è arrivata l’ufficialità: Riccardo Binda è il nuovo direttore del Consorzio di tutela vini Oltrepò Pavese. Con la sua nomina l'ente consortile completa il rinnovamento della propria governance, avviato dal Cda eletto nel febbraio scorso sotto la guida della nuova presidente Francesca Seralvo, dopo due mandati di Gilda Fugazza.
Classe 1986, vogherese, Binda ha alle spalle una laurea triennale in Scienze gastronomiche all'Università di Pollenzo, seguita da una specializzazione in Gestione e promozione del patrimonio gastronomico e un master in Wine management presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, culminati nella direzione per quasi 11 anni del Consorzio per la Tutela dei Vini Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, dove ha guidato il Consorzio toscano verso una rappresentatività del 99%, l'ottenimento dell'erga omnes e il consolidamento del prestigio internazionale della Denominazione.
Proprio le resistenze del potente brand toscano a lasciare andare Binda avevano ritardato la sua nomina, già circolata ufficiosamente nel mese di luglio, quando era diventato chiaro che con il cambio alla presidenza, sarebbe cambiato anche il direttore. E infatti, dopo 5 anni il Consorzio ha salutato Carlo Veronese, legato alla vecchia governance dell'ente. Un mese complicato per il Consorzio, quello di luglio, che aveva visto dimettersi dal Cda cinque consiglieri legati agli imbottigliatori, in polemica con il nuovo corso intrapreso da Seralvo, patron di Tenuta Mazzolino ed espressione die produttori.
"Abbiamo affidato al nuovo direttore un mandato chiaro e condiviso da tutto il Consiglio di amministrazione: razionalizzare le attività del Consorzio, rinnovare l'approccio operativo introducendo criteri basati su obiettivi e risultati misurabili, e restituire valore al vino dell'Oltrepò Pavese, ricostruendo la centralità della filiera sia dal punto di vista produttivo-normativo che promozionale" ha spiegato Francesca Seralvo, sottolineando che "siamo certi che la comprovata professionalità di Riccardo Binda e il suo forte legame con il territorio saranno determinanti per dare slancio al percorso di rilancio che abbiamo intrapreso".
"Ringrazio il Consiglio di Amministrazione e la presidente Seralvo per la fiducia riposta in me – le prime parole di Binda - e per l’opportunità di contribuire al rilancio di un territorio a cui sono profondamente legato. Dopo dieci anni di straordinaria collaborazione con i produttori bolgheresi cui sarò sempre grato, sento che è il momento giusto per tornare a casa. L'Oltrepò Pavese ha tutte le potenzialità per riprendersi il ruolo che merita, grazie alla sua storia, al lavoro delle generazioni di produttori e alla qualità unica dei suoi vini. È una sfida complessa, in un momento critico sia per il posizionamento dell’Oltrepò sul mercato sia per le difficoltà della vendemmia in corso, ma sono convinto che, con un impegno collettivo, riusciremo a raggiungere gli obiettivi prefissati."