REDAZIONE PAVIA

Un vasetto di yogurt, un barattolo di tè e dei campioni biologici di Chiara Poggi: ecco i reperti su cui verrà effettuato il test del Dna prelevato a Sempio

Il maxi incidente probatorio richiesto dalla Procura di Pavia, con un’indagine genetica ad ampio raggio, prenderà in esame ciò che è ancora conservato dei reperti trovati sulla scena del delitto il 13 agosto 2007. Altri, come la maglietta del pigiama indossato dalla ragazza, sono stati distrutti nel 2022

Chiara Poggi. Sotto, Andrea Sempio e Alberto Stasi. Quest'ultimo sta scontando una condanna definitiva a 16 anni

Chiara Poggi. Sotto, Andrea Sempio e Alberto Stasi. Quest'ultimo sta scontando una condanna definitiva a 16 anni

Garlasco (Pavia), 21 marzo 2025 – Un vasetto di yogurt, una confezione di cereali, un barattolo di tè vuoto. Sono questi gli oggetti ancora in possesso della Procura di Pavia, e attualmente depositati nell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia, su cui sarà effettuato quello che ormai viene definito il “maxi incidente probatorio” col Dna di Andrea Sempio ottenuto da un prelievo di saliva a cui il 37enne è stato sottoposto il 13 marzo, e cioè le analisi genetiche ampie anche su campioni e reperti mai esaminati o che diedero all’epoca del processo nei confronti di Alberto Stasi esiti incerti. I magistrati pavesi riportano così indietro le lancette dell’orologio a quel 13 agosto 2007, la mattina in cui Chiara Poggi venne uccisa. Gli oggetti presenti sul tavolo di casa, negli istanti precedenti all’omicidio, o finiti nella pattumiera. 

Ciò che manca all’appello

Ci sono inoltre anche dei campioni biologici – lo conferma una fonte qualificata – fra cui una parte del tessuto muscolare e i tamponi sul corpo della vittima 26enne. Che non sono stati oggetto della distruzione dei corpi di reato disposta dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano ed effettuata nel 2022 – fra cui i tappetini del bagno e la maglietta del pigiama su cui erano state trovate delle tracce ematiche – campioni che, per restare sempre alla nota del procuratore Fabio Napoleone, "non sono mai stati analizzati o hanno fornito esiti dubbi". Agli atti dell'indagine ci sono anche le fotografie di una serie di oggetti appartenuti alla vittima, e gli esiti degli esami svolti su di essi: gli orecchini di perla, i quattro braccialetti e l'orologio Swatch di Chiara sui quali erano state trovate tracce ematiche ma non fu svolto nessun prelievo. E poi la sua cavigliera in metallo "sottoposta all'estrazione del Dna nell'ipotesi che la vittima fosse stata trascinata dai piedi"; il suo elastico per i capelli positivo al Combur test ma sul quale non vennero effettuati prelievi e il telefono Nokia. Per tutti questi beni i giudici decisero la restituzione o l'eliminazione, se non fossero stati ritirati. Distruzione avvenuta nel 2022, a sette anni di distanza dal dicembre 2015 quando la Corte di cassazione confermò la sentenza-bis della Corte d'appello di Milano che condannava in via definitiva Stasi a 16 anni di carcere.

I reperti del caso Garlasco, compreso il pigiama di Chiara Poggi, sono stati distrutti nel 2022
I reperti del caso Garlasco, compreso il pigiama di Chiara Poggi, sono stati distrutti nel 2022

La compatibilità

Le nuove analisi richieste dai pm Valentina Di Stefano  e Stefano Civardi si concentreranno infine anche su tutti i "para-adesivi delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e sugli oggetti analizzati". E negli atti si fa riferimento pure ad eventuali comparazioni necessarie coi frequentatori maschi della casa all'epoca. In più, gli inquirenti hanno acquisito, oltre a tutte le consulenze e le perizie genetiche realizzate nelle indagini e nei processi, anche la consulenza di Pasquale Linarello, esperto che fu nominato dai legali di Alberto Stasi che all'epoca fecero prelevare il Dna di Sempio da investigatori privati. Il consulente lo comparò con il materiale genetico trovato su unghie e dita di Chiara dando conto di una compatibilità. In queste indagini, però, la posizione di Sempio fu archiviata con nettezza dalla Procura pavese.

Andrea Sempio è stato sottoposto a un prelievo di saliva per risalire al suo Dna
Andrea Sempio è stato sottoposto a un prelievo di saliva per risalire al suo Dna

L’opposizione della difesa di Sempio

Intanto, dopo l'opposizione presentata oggi dalla difesa di Sempio contro la richiesta dei pm (il termine sarebbe scaduto domani 22 marzo), il gip avrà dieci giorni a partire da domenica per decidere se dare l'ok alle maxi analisi e per fissare una data per la nomina del perito e dei consulenti delle parti, per formulare i quesiti e dare un termine per le operazioni. Nell'opposizione i legali di Sempio hanno fatto presente che la richiesta di accertamenti è generica e che non si indica nello specifico perché gli esami siano irripetibili e da fare in questa modalità. In subordine, comunque, per la difesa le analisi semmai vanno allargate anche a comparazioni con altri Dna. Su quest’ultima richiesta, la Procura non sarebbe contraria. Da quanto si è saputo, infatti alcune comparazioni secondo i pm andrebbero effettuate nelle analisi, oltre che col Dna di Andrea Sempio, anche coi profili genetici dei soggetti maschili della famiglia Poggi e con frequentatori maschi della casa all'epoca.