UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Omicidio di Vigevano, in carcere anche i genitori di due degli arrestati

Il padre Antonio Rondinelli avrebbe preso parte attiva alla mattanza, la madre Carmela Calabrese è accusata di concorso in omicidio

Il ritrovamento del cadavere di Mohamed Ibrahim Mansour nelle campagne

Vigevano - Arrivano gli attesi sviluppi sull'indagine per l'omicidio di Mohamed Ibrahim Mansour, l'egiziano di 43 anni ucciso a colpi di arma da fuoco l'11 gennaio scorso a Cassolnovo e il cui corpo era stato ritrovato carbonizzato all'interno della sua Audi A3 nelle campagne tra Gambolò e Vigevano alla frazione Morsella.

Dopo l'arresto dei fratelli Massimo e Claudio Rondinelli, considerati gi autori materiali dell'omicidio, la cui sorella, ancora minorenne quattro anni fa aveva avuto una figlia dalla vittima che ne avrebbe voluto l'affidamento, e di Luigi D'Alessandro, compagno della sorella maggiore che avrebbe garantito supporto logistico , a finire nei guai sono stati i genitori.

Secondo gli elementi raccolti dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Pavia, guidati dal capitano Marco Quacquarelli, all'omicidio avrebbe preso parte anche Antonio Rondinelli, il padre, arrestato oggi con l'accusa di omicidio. Mansour era stato attirato all'esterno dell'edificio nel quale viveva e colpito da colpi di fucile e pistola che lo avevano raggiunto al volto.

 Sempre secondo le risultanze delle indagini nella vicenda ha avuto un ruolo anche Carmela Calabrese, moglie e madre dei presunti killer: sarebbe stata lei, nella serata dell'11 gennaio a "convocare" tutti i familiari e dando il via ai fatti. FInita in manette la donna è ora ristretta agli arresti domiciliari.