STEFANO ZANETTE
Cronaca

Padre e figlio, stesso reato. Svuota i conti delle aste. Avvocato ai domiciliari

Un quarantunenne spendeva il denaro rubato scommettendo anche on line. Dal 2018, insieme al genitore, si era appropriato di complessivi 300 mila euro.

Padre e figlio, stesso reato. Svuota i conti delle aste. Avvocato ai domiciliari

"I due avvocati, accedendo ai conti correnti delle procedure esecutive, provvedevano ad appropriarsi delle somme versate dagli aggiudicatari delle aste, versandoli sui propri conti personali. Le somme venivano poi prelevate in contanti e utilizzate su numerose piattaforme di gioco online e scommesse". La Procura di Pavia, con comunicato stampa firmato dal procuratore Fabio Napoleone, ha reso noto ieri lo sviluppo delle indagini per peculato che proprio un anno fa avevano già portato all’arresto ai domiciliari di G.V., avvocato vogherese 76enne: anche nei confronti del figlio E.V., 41enne pure avvocato, è stata eseguita ora dalla Guardia di Finanza di Pavia un’ulteriore misura cautelare agli arresti domiciliari. Anche il figlio è dunque accusato, in concorso, dell’ipotesi di reato contestata al padre, che era "professionista delegato dal Tribunale Civile di Pavia" come spiegava la Procura "all’esecuzione di vendita di taluni immobili e alla conseguente gestione dei proventi di alcune aste giudiziarie".

Già al padre era stata contestata l’indebita sottrazione di una parte delle somme ricavate con le aste giudiziarie, relativamente a 5 procedure esecutive, per un importo di 163.941 euro, somma per la quale già un anno fa era stato disposto il sequestro preventivo. "Nei successivi mesi – precisa il comunicato della Procura – i militari della Guardia di Finanza hanno svolto ulteriori attività investigative scoprendo che il ‘modus operandi’ illecito era stato utilizzato anche per altre procedure di vendita all’asta per le quali il professionista delegato e il proprio figlio si erano appropriati indebitamente, dal 2018, di complessivi 300mila euro". All’esito dunque delle ulteriori indagini della Procura, condotte dai sostituti procuratori Chiara Giuiusa e Camilla Repetto, il Tribunale di Pavia ha emesso nei confronti del padre un ulteriore sequestro preventivo per oltre 148mila euro e nei confronti del figlio, oltre alla misura cautelare degli arresti domiciliari, anche il sequestro per altri 144mila euro. Soldi sottratti dai conti correnti delle aste giudiziarie del Tribunale e usati, in base a quanto spiegato dalla Procura, per coprire i costi crescenti della ludopatia, che avrebbe sopraffatto i due presunti responsabili, che avrebbero invece dovuto sapere che gli ammachi sarebbero prima o poi emersi.