MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’appello disperato di un padre di Pavia: “Cerco un tetto per i miei cinque figli”

A giorni la famiglia con cinque bambini riceverà la visita dell’ufficiale giudiziario e dovrà lasciare l’alloggio perché non ha pagato parte delle spese condominiali

Una manifestazione in favore del diritto alla casa

Una manifestazione in favore del diritto alla casa

“Aiutatemi a trovare una casa per i miei figli". Lancia un autentico appello un padre di cinque ragazzi che da mesi ha una spada di Damocle sulla testa: lo sfratto. Tra 15 giorni riceverà di nuovo la visita dell’ufficiale giudiziario e potrebbe essere costretto a lasciare l’appartamento di via Olevano in cui da tre anni vive con la famiglia. "Voglio che i miei bambini abbiano un tetto sulla testa - dice Mario, nome di fantasia per tutelare i minori che hanno ripreso ad andare a scuola -, ma non riesco a trovarlo".

In quell’alloggio la famiglia non può più stare perché durante la pandemia Mario non è riuscito a pagare le spese condominiali ed è stato sfrattato. "Il debito era minimo e avrei potuto saldarlo - aggiunge il padre -. Il proprietario non ha voluto e non importa. Guardiamo avanti. Il Comune ci ha messo a disposizione i fondi per la morosità incolpevole, la Caritas ci ha dato altri soldi per versare l’anticipo per un nuovo alloggio, potremmo garantire circa due anni di affitto pagato, peccato che nessuno sembri volerli. Continuo a cercare tra gli annunci pubblicati su internet, però le case a Pavia costano moltissimo e quelle in provincia sono più economiche però mi comporterebbero una spesa per i trasporti per andare al lavoro e portare a scuola i miei figli. Non posso permettermelo".

La famiglia cerca un appartamento con almeno due camere da letto per i bambini che hanno dai 4 ai 15 anni. "Ho versato 250 euro a un’agenzia che fa da intermediaria tra privati che hanno un alloggio da affittare e altri privati che lo cercano - prosegue Mario -, da quando mi sono iscritto mi hanno proposto una sola soluzione e, tra l’altro era già affittata". E ora arrivano anche gli studenti che cercano un alloggio in vista dell’inizio delle lezioni.

"Prima sembrava che nessuno volesse affittare agli studenti che non davano garanzie - fa notare il padre -, ora tutti i proprietari che chiamo quando trovo un annuncio, mi rispondono che preferiscono gli studenti. Altri vogliono almeno due buste paga in famiglia e ne abbiamo una sola. Accetterei anche una soluzione temporanea, pur di dare un tetto ai miei figli, sono disposto a sobbarcarmi due traslochi in poco tempo, come ho accettato un altro lavoretto oltre alla mia occupazione per guadagnare di più, ma non è possibile che l’unica possibilità per noi sia il Villaggio San Francesco che ospita minori stranieri non accompagnati".