Oltre un’ora di discussione per trovare una via d’uscita al problema di via De Motis. Ieri sera il sindaco Michele Lissia, gli assessori Lorenzo Goppa (Ambiente) e Francesco Brendolise (Casa) insieme ai consiglieri comunali Vincenzo Nicolaio (M5S), Michela Viola (Facciamo centro) e Tommaso Bernini (Azione) hanno incontrato i condomini che vivevano nella palazzina improvvisamente accasciata per un cedimento strutturale. "Abbiamo proposto diverse opzioni – ha detto il sindaco –: un accordo sull’abbattimento, la cessione da parte dei condomini delle loro quote a un operatore che ne acquisti i diritti sul suolo in modo da edificare un nuovo palazzo oppure trovare un operatore che costruisca una palazzina, se l’indagine geologica lo consentirà, e ceda a canone convenzionato gli alloggi agli attuali proprietari. L’ultima opzione è quella più complessa da realizzare".
Sono trascorsi più di tre anni da quel 24 febbraio 2021 in cui le fondamenta di una palazzina di via De Motis hanno ceduto e i residenti sono stati costretti ad abbandonare in fretta le loro case. La palazzina è ancora lì. In diverse occasioni il consigliere del M5S Nicolaio ha portato la questione all’attenzione della precedente amministrazione e l’allora sindaco Fabrizio Fracassi si era detto disponibile a firmare un’ordinanza di abbattimento per il palazzo inagibile, ma l’ordinanza non è arrivata.
"L’alternativa alle tre opzioni che abbiamo presentato – ha aggiunto il sindaco – sarebbe proprio l’ordinanza di abbattimento. I condomini presenti sono stati contenti perché finalmente qualcuno li ha ascoltati". Alla riunione non era invece presente Aler, che possiede un appartamento nello stabile. "A breve sentiremo anche Aler - ha detto Lissia - e poi vedremo di tirare le somme. Con i condomini e il loro amministratore ci siamo dati appuntamento tra 15 giorni per ascoltare la decisione che avranno preso". L’obiettivo è uscire al più presto dall’impasse. I problemi strutturali alla palazzina, infatti, oltre a costringere i condomini a lasciare l’alloggio che avevano comprato e ristrutturato, ha creato difficoltà alle famiglie che vivono nel palazzo di fronte e a chi abita nelle villette che si trovano nella via accanto.
Manuela Marziani