MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia in prima linea sul benessere digitale dei ragazzi: cellulare non prima dei 14 anni

Presentati i “Patti digitali”: cinque regole per insegnare ad usare correttamente lo smartphone

Illustrati a Pavia i Patti digitali

Illustrati a Pavia i Patti digitali

Pavia, 5 ottobre 2024 – Cinque regole per impartire ai più piccoli un’educazione digitale e una comunità unita che sostenga i genitori. Sono stati presentati a Pavia i ‘Patti digitali’, un progetto che promuove alleanze educative tra famiglie, scuole ed enti per un uso sano e responsabile del digitale. Al centro c’è la decisione di posticipare l’arrivo dello smartphone personale e liberamente connesso alla rete: che non preclude un accesso alla rete da parte dei bambini, delle bambine e dei preadolescenti (che può e deve avvenire in sicurezza attraverso altri dispositivi più adatti come pc e tablet), ma è una scelta che li protegge e al contempo facilita il rispetto del limite di età di accesso ai social già definito per legge, ma attualmente spesso disatteso.

Secondo la ricerca scientifica, infatti, esiste una correlazione negativa tra l’uso intensivo dello smartphone e dei social media e il benessere dei preadolescenti (i livelli di ansia e depressione sono cresciuti di oltre il 50% a partire dal 2010). Eppure già in prima media la grande maggioranza dei bambini ha a disposizione un dispositivo personale anche se studi italiani e internazionali concludono che la precocità di arrivo dello smartphone si associa a minori performance scolastiche, minori competenze digitali e minore benessere nel lungo periodo.

In adolescenza poi, sempre stando alle ricerche, i problemi riguarderebbero adescamenti on-line, cyberbullismo e nuove dipendenze digitali. Per questo al centro dei patti c’è la decisione di posticipare a non prima della seconda media l'arrivo dello smartphone personale; una maggiore trasparenza fino ai 14 anni con password comunicata ai genitori e monitoraggio periodico delle attività online; orari e luoghi definiti per l'uso dello smartphone che non deve essere tenuto acceso la notte in camera e non deve essere portato a tavola; no all’utilizzo autonomo di social e whatsapp prima dei 13 anni, verifica dei contenuti e dell’età adatta di app e giochi; firma con i figli in occasione della consegna dello smartphone