MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, paura nella palazzina Aler: “Noi di nuovo in ostaggio di quella coppia da incubo”

I coinquilini violenti hanno chiesto dal carcere la messa alla prova. Da allora i residenti di via Piave vivono nel terrore, sequestrati in casa

Lorenza Secondi ha denunciato di essere stata minacciata con un coltello alla gola Qui mostra la porta dell’alloggio dei due prepotenti rimasta aperta dopo un blitz della polizia

Lorenza Secondi ha denunciato di essere stata minacciata con un coltello alla gola Qui mostra la porta dell’alloggio dei due prepotenti rimasta aperta dopo un blitz della polizia

Pavia – Alcune rassicurazioni sono arrivate, la coppia che da anni tiene in scacco un’intera palazzina Aler dovrebbe rimanere in carcere per almeno un mese. Ma la paura dei condomini non si placa. Gli inquilini di via Piave rientrano dal lavoro con il timore d’incontrare la coppia da incubo, non vanno a fare la spesa ed evitano persino di recarsi dal medico mettendo a rischio la salute per non imbattersi in Maruzio Caruso, 44 anni, e Viviana Panzarini, 60. Condannata in primo grado a sei e quattro mesi per aver violato il divieto di avvicinamento ai residenti che li avevano denunciati per stalking, minacce, atti persecutori e aggressione, la coppia attraverso il proprio legale ha chiesto la messa alla prova e sulla palazzina di Pavia Ovest è sceso il terrore.

“Ieri un vicino – racconta Lorenza Secondi, tra i primissimi residenti a denunciare d’essere stata aggredita e minacciata – ha ricevuto una telefonata di Aler per sapere se la coppia fosse rientrata, e qualche giorno fa la polizia è venuta a controllare. Per questo ci siamo allarmati. Il nostro avvocato ha provato a rassicurarci dicendo che la messa alla prova non sarebbe stata accolta dal giudice, ma la paura rimane”.

E si ripropone a ogni folata di vento. La porta dell’appartamento al primo piano che i due occupavano, infatti, da quando la polizia di Stato ha fatto irruzione per verificare se avessero violato il divieto di avvicinamento, è rimasta aperta quanto basta per dare l’impressione che qualcuno sia nell’alloggio. “Nessuno si è preoccupato di mettere in sicurezza l’appartamento”, protesta Secondi.

Intanto si avvicina il 23 aprile, quando la coppia tornerà a processo per stalking, minacce, atti persecutori e aggressione denunciati da alcuni condomini. Diversi gli episodi che saranno raccontati, a cominciare da un anziano picchiato alla fermata del bus per essersi avvicinato alla palina con gli orari. “Nel 2019 è stato aggredito un mio vicino – conclude Secondi – e nel 2023 io, con un coltello alla gola e minacce di morte. Da allora vivo sequestrata in casa. Alcuni condomini non dormono più, non trovano pace perché temono che quelli tornino più cattivi e prepotenti. In passato hanno pure causato una fuga di gas per aver manomesso il contatore. Abbiamo rischiato di saltare in aria, che cosa si aspetta per intervenire?”.