STEFANO ZANETTE
Cronaca

Pavia, la tragedia del piccolo Munib: un momento di preghiera con l'imam aspettando il via libera per la sepoltura

Il padre del bimbo morto per la caduta dal balcone è ancora in attesa del nulla osta per poter organizzare il rito funebre

La mamma e il papà del piccolo Munib

La mamma e il papà del piccolo Munib

Pavia, 1 luglio 2024 - Una preghiera per il piccolo Munib. Si sono ritrovati oggi, lunedì 1 luglio, alle 13.30, nel locale adibito a moschea in via San Giovannino, per un momento di preghiera per il bimbo di soli 18 mesi precipitato dal balcone dell'appartamento al quarto piano, in via Cascina Spelta, nel tardo pomeriggio di venerdì, morto nella nottata successiva in ospedale.

Il padre Haider Mohamed Omar, 23enne del Sudan, che vive a Pavia da tre anni con la moglie Raiga Abaker Mohamed Boush, coetanea e connazionale, non ha ancora ottenuto il nulla osta per poter organizzare il rito funebre e la sepoltura, che per la religione islamica andrebbe effettuata il prima possibile.

"Questa mattina - riferisce il giovane genitore, visibilmente stanco e provato, accompagnato da amici connazionali - siamo andati prima in Questura, poi in Prefettura, poi in Tribunale e lì finalmente ci hanno detto che avevano fatto tutto, è tutto a posto, ma manca ancora il nulla osta, che speriamo di poter avere domani".

La morte del piccolo Munib, anche all'esito degli accertamenti della polizia, è stata una tragica fatalità, un incidente senza alcuna responsabilità e senza indagati. Ma prima di poter avere il nulla osta per la sepoltura, deve essere effettuata l'autopsia disposta comunque dalla Procura.

"Hanno detto che hanno fatto tutto - ribadisce uno degli amici che in mattinata ha accompagnato il padre negli uffici giudiziari - ma manca ancora il nulla osta. Nel frattempo abbiamo organizzato per le 13.30 una preghiera, con l’imamam, in attesa di poter organizzare il rito funebre".