"La rigenerazione urbana, se fatta bene, non potrà che produrre un miglioramento della vita dei cittadini, evitando ulteriori consumi di suolo e innescando processi positivi con ricadute favorevoli per l’intera nazione. I tempi sono maturi: in Italia ci sono numerose aree che attendono di rinascere. Quanto si sta facendo a Pavia e in altre zone della Lombardia, con il recupero di importanti zone industriali, è un modello che va applicato in tutto il Paese". Ha usato queste parole Federica Brancaccio, presidente nazionale di Ance (l’Associazione dei costruttori edili), intervenendo in video-collegamento al convegno, nella sede di Assolombarda Pavia, sul tema “Rigenerazione e competitività: dalle esperienze locali ad una strategia nazionale“ nell’ambito di Pavia capitale della cultura di impresa.
Un modello da esportare, quindi, quello in cui per la prima volta sono stati presentati insieme il progetto pilota di Supernova e dell’area Neca. Due esempi di attenzione ai ragazzi che frequenteranno l’Università. "Quest’anno gli studenti sono aumentati del 13% – ha sottolineato il sindaco Fabrizio Fracassi – vorremmo che si incrementassero anche nel 2024 fino a 30mila".
Una nuova fermata della S13 in viale Brambilla, collegata all’ex Necchi da un sottopassaggio e vicina a chi dovrà raggiungere il San Matteo e le strutture sanitarie in un collegamento tra il futuro e il passato di Pavia. "La rigenerazione urbana non è solo un recupero di edifici, ma una strategia di natura economica, sociale e ambientale – ha sottolineato Brancaccio –. In Italia, da un certo periodo in poi, i progetti sono stati bloccati da regole stringenti e vincoli paesaggistici. Servono regole e tempi certi, e leve fiscali che agevolino gli investimenti". M.M.