Pavia, 12 ottobre 2024 – Gli infermieri scendono in piazza per difendere la loro professionalità e la salute dei pazienti. Un'ottantina di operatori sanitari oggi, sabato 12 ottobre, ha manifestato per le vie della città, partendo da piazza della Vittoria fino a via Flares, dove si trova la sede dell'ordine provinciale degli infermieri. «Nelle nostre strutture c'è un'enorme difficoltà di reclutamento del personale - ha spiegato Andrea Bellingeri, infermiere del San Matteo, specializzato in wound care, che ha organizzato il flash mob -. Per tamponare questa carenza, stanno uscendo normative che ci preoccupano, perché con pochissime ore di formazione si promuovono sul campo degli operatori ai quali vengono delegati non gli atti assistenziali, come sarebbe corretto, ma anche la somministrazione di terapie». Serve più personale, ma senza abbassare la qualità, sostiene chi oggi ha deciso di protestare.
«Da ricerche scientifiche, su 200mila casi raccolti, quando si abbassano la qualità della formazione del personale sanitario, aumentano le degenze, le complicanze, i decubiti e le morti – ha sottolineato Bellingeri -. Non vogliamo che nelle unità operative si abbassi in modo significativo la qualità assistenziale, soprattutto attraverso una terapia con una delega quasi in bianco sulla somministrazione». La figura che più desta preoccupazione è quella dell'assistente infermiere, un operatore sociosanitario che dovrebbe fornire assistenza diretta di tipo sanitario e sostegno gestionale, organizzativo e formativo. I manifestanti hanno anche redatto un documento, che è stato consegnato all’Ordine e che chiede di farsi da tramite nei confronti della federazione e delle organizzazioni sindacali. Nel frattempo, c'è chi propone un ricorso al Tar per bloccare il provvedimento con cui viene istituita la figura dell'assistente infermiere, perché non è normata a livello europeo e perché “possono essere definiti infermieri soltanto coloro che hanno conseguito il titolo accademico a fronte di un percorso di studi uniformato nei Paesi dell'Unione”.