Pavia, 10 luglio 2024 – Erano “vicini di casa” un tempo e anche quando hanno trovato una nuova sede al Vallone sono sempre a un passo. Così, tra il gruppo dell’estrema destra e Arci-Anpi provinciale i nervi continuano ad essere tesi. Lo saranno particolarmente sabato, quando in piazzale Allende, dove si trova Refugee Welcome, e anche Spazio gioco per bambini da 3 a 6 anni, l’associazione culturale “L’incudine” organizzerà una serata per parlare di “Joseph Goebbels e la battaglia per Berlino”. "Vogliamo riflettere sulla comunicazione di massa, durante gli anni di guerra, aspetti e riflessioni ai nostri giorni" è il parere de “L’Incudine”. "Cosa si potrebbe infatti dire di benevolo su Goebbels, ministro della propaganda nazista dal 1933, braccio destro di Hitler, responsabile di aver centralizzato per anni il controllo dell’opinione pubblica tedesca, diffondendo via radio il verbo dell’odio razziale, attuando una massiccia epurazione di chi era indifferente od ostile al regime, e promovendo la più feroce propaganda dei miti nazisti - si è domandata la Rete antifascista che ha pubblicato la locandina dell’evento a testa ingiù -? Qualcuno potrebbe dire: è solo storia, se ne deve poter parlare".
“Organizziamo un presidio per impedirlo”
In realtà, appena si è diffusa la notizia dell’incontro, c’è stato chi ha proposto di organizzare un presidio per evitare che si tenesse la riunione. Ma subito è stato indotto a ripensarci perché l’incontro fissato per le 18.30 è stato organizzato in un circolo privato, non in un luogo pubblico. "Possibile che i fascisti organizzatori (gli stessi che oscurano il volto di Hitler nella foto della locandina, per non attivare i filtri dei social, e chiamano relatori noti per le loro posizioni filonaziste) - hanno aggiunto gli esponenti della Rete antifascista - abbiamo così poco coraggio da mascherarlo da evento storico? Sappiamo tutti che una serata in gloria di Goebbels andrebbe vietata, anche se tenuta in un circolo “culturale”". Già in febbraio “L’incudine” aveva organizzato un evento sul Putsch di Monaco di Hitler in quella che aveva definito una serata riuscitissima su "un evento divisivo, ma determinante nel panorama della storia del Novecento, che non manca di avere ripercussioni anche sulla stretta attualità. Ne abbiamo parlato senza filtri, con Gabriele Gruppo, ricercatore storico". Ma la Rete antifascista in questo caso si aspetta "che gli enti pubblici impediscano simili incontri, e che quella sede in cui si incontrano diversi militanti lasci il posto ad associazioni che si occupano di diritti, socialità e vita".