MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, niente taser alla Polizia locale: scatta la protesta degli agenti

Il caso finisce in Consiglio comunale. I sindacati: il personale sa usarlo responsabilmente

Il taser in dotazione alla polizia locale è diventato un questione politica

Il taser in dotazione alla polizia locale è diventato un questione politica

Pavia, 13 luglio 2024 – Il taser è stato al centro del secondo Consiglio comunale dell’amministrazione Lissia. Dai banchi dell’opposizione sono arrivate quattro istant question indirizzate all’assessore alla Polizia locale Rodolfo Faldini che ha sospeso la sperimentazione dello strumento in dotazione agli agenti. "Il taser è uno strumento pericoloso – ha detto l’assessore – a Bolzano un uomo è morto dopo essere stato colpito dalle scariche elettriche. Ritengo che servano ulteriori approfondimenti, ma non ho mai parlato di dismissione". Con gli agenti, però, l’assessore non si è mai confrontato e gli agenti non hanno accolto favorevolmente la sospensione tanto da depositare una richiesta di accesso agli atti e da dirsi pronti a proclamare lo stato d’agitazione. "Una scelta politica fatta di comune accordo con tutte le forze di maggioranza" così Faldini ha motivato la decisione. "Il taser viene utilizzato prima della pistola – ha detto Giovanni Latiano, sindacalista di Uil Fpl che ha indetto un’assemblea molto partecipata tra gli agenti dove all’unanimità è stato votato lo stato d’agitazione - come deterrente. Siccome la pistola è potenzialmente più pericolosa per gli agenti e per gli utenti, allora perché non ci tolgono anche la pistola? Siamo dei professionisti, sappiamo come comportarci". Secondo gli agenti il taser oggi è indispensabile per la sicurezza. "Non si possono effettuare interventi di ordine pubblico senza strumenti idonei - ha aggiunto l’esponente dell’unico sindacato ad aver sollevato il caso -. La microcriminalità è cambiata, lo vediamo tutti i giorni".

Un presidio fisso in stazione

Faldini ha annunciato di voler istituire un presidio fisso di agenti alla stazione, in uno dei tre locali che un tempo erano sede dell’infopoint. Considerata la zona particolarmente sensibile, gli agenti si sentono mandati allo sbaraglio. "Il taser a Pavia da tre mesi a questa parte non è mai stato usato – ha detto l’assessore in Consiglio – al pari delle armi da fuoco che sono state usate soltanto al poligono di tiro". Non si conoscono, però, altri dati sulla sperimentazione e neppure quali siano stati gli atti che hanno portato alla sospensione. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Niutta ha chiesto proprio quali siano stati i passaggi seguiti: "Prima della decisione c’è stata un’istruttoria dirigenziale con un conseguente parere dirigenziale? Queste decisioni non si possono prendere da un giorno con l’altro ed esistono dei rischi perché sono state spese delle risorse".