NICOLETTA PISANU
Cronaca

Pediatra accusato di pedofilia: la ragazza conferma gli abusi

Pavia, incidente probatorio per la paziente di Antonio Ricci, pediatra al policlinico San Matteo

violenza sui minori (foto d'archivio)

Pavia, 15 novembre 2016 - La ragazza ha confermato tutto. La tredicenne non si è contraddetta, durante l’incidente probatorio di ieri ha ripercorso gli episodi che hanno portato all’accusa di violenza sessuale su minore nei confronti del dottor Antonio Maria Ricci, 50 anni, pediatra al policlinico San Matteo. Ricci è molto noto in città a Pavia oltre che per la sua professione anche per il suo ruolo di consigliere d’indirizzo dell’Asp - azienda servizi alla persona e per i trascorsi come segretario cittadino del Pd. Il dottore era stato arrestato a luglio dagli agenti della Squadra mobile, l’ipotesi di accusa nei suoi confronti è di 609 bis e ter: violenza sessuale su minore, aggravata dall’età inferiore ai quattordici anni della parte offesa e dall’aver abusato del rapporto tra medico e paziente. Ieri Ricci era presente in tribunale, ma non ha incontrato la ragazza.

Infatti, la giovane è stata sentita con un’audizione protetta, a porte chiuse, separata dall’accusato, alla presenza di tre psicologi, cioè i periti della difesa, del pubblico ministero e dei legali che assistono i genitori della vittima. La ragazza ha confermato quanto già era stato espresso nella querela presentata dai suoi genitori. La denuncia è stata sporta perché tornando dall’ospedale la madre aveva notato quanto fosse scossa la figlia, chiedendole se fosse accaduto qualcosa: così la giovane aveva spiegato di essere stata baciata dal medico. Era l’agosto 2015. La tredicenne era ricoverata al policlinico per una grave patologia gastrointestinale, l’approccio fisico sarebbe avvenuto durante la degenza. Prima di allora, secondo le accuse, medico e paziente per circa quattro mesi si erano sentiti tramite messaggi su Facebook.

Dalle indagini emergerebbero conversazioni dal tono suadente, complimenti che il pediatra rivolgeva alla ragazza. In sede di interrogatorio di convalida, seguito all’arresto, il medico si era difeso spiegando di aver tentato di instaurare un rapporto amichevole ed empatico con la paziente, senza ulteriori fini. Da luglio si trova ai domiciliari. Il suo computer è stato analizzato, dalle conversazioni intrattenute con la giovane non risulterebbe scambio di materiale fotografico o video. E la misura di custodia cautelare non era stata l’unica conseguenza della vicenda. Ricci era stato sospeso dal ruolo di pediatra dal policlinico, il sindaco di Pavia Massimo Depaoli inoltre gli aveva revocato la nomina ai vertici dell’Asp. Dopo l’incidente probatorio di ieri, gli atti sono stati restituiti al Pm. L’iter giudiziario è ancora nella fase delle indagini preliminari, ora si attendono le valutazioni dell’accusa per procedere.