MANUELA MARZIANI
Cronaca

Peste suina nel Pavese, nuove regole per contenere il virus. Provincia divisa in tre zone: cosa cambia

Aree disegnate sul rischio di contagi, norme su rifiuti e manifestazioni all’aperto. La stima della perdita per gli allevamenti fin qui interessati dagli abbattimenti sfiora gli 8,5 milioni di euro

Emergenza peste suina. La ’Zona rossa’ si allarga a tre nuovi Comuni

Peste suina africana nel Pavese, nuove regole e limitazioni per contenere il virus: provincia divisa in tre zone (foto generica)

PAVIA – Alle regole che gli allevamenti devono seguire per evitare la diffusione della peste suina africana ora devono attenersi anche i cittadini. La Commissione europea ha fatto scattare in provincia di Pavia nuove zone di restrizione. La decisione è stata presa dopo i recenti focolai, in aumento. L’ultimo è stato scoperto a Vidigulfo e va ad aggiungersi ai sei già noti di Gambolò, Mortara, Tromello, Mortara, Torrevecchia Pia, Santa Cristina e Bissone e Marzano.

Visto il proliferare della psa, che forse non dilaga solo per colpa dei cinghiali, la provincia è stata divisa in tre zone di restrizione: I, II e III.

Limitata a soli quattro Comuni - Robbio, Confienza, Palestro e Castelnovetto - la zona di restrizione I è una sorta di terra di confine dove prosegue la lotta al cinghiale con azioni di abbattimento. Tutto il resto del territorio è stato inserito in zona II o III.

A fare la differenza, in quale animale è stata riscontata la psa: nella zona II è stata scoperta negli ungulati, nella III nei suini.

Per il resto i cittadini devono attenersi alle medesime regole seguite dagli allevamenti per evitare che il virus dilaghi. In pratica non si devono lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai selvatici e occorre avvisare immediatamente i servizi veterinari del ritrovamento di una carcassa di cinghiale. Attenzione anche a chi effettua escursioni o partecipa ad eventi all’aria aperta. Le manifestazioni con più di 20 partecipanti, in aree non delimitate e recintate, devono essere autorizzate dai Comuni. Non solo, i mezzi privati devono essere parcheggiati solo in prossimità di strade asfaltate o su aree dedicate a parcheggio.

Intanto la Procura di Pavia indaga, insieme ai Nas di Cremona, sulla nuova epidemia di peste suina. La perdita stimata per le aziende coinvolte sfiora gli 8 milioni e mezzo di euro. Inizialmente si era pensato che il contagio fosse stato provocato dal rinvenimento di carcasse di cinghiali. Ma ora sembra prevalere l’ipotesi che la diffusione del virus sia stata provocata da un’applicazione non rigorosa delle norme di biosicurezza. Procura e Nas hanno disposto la realizzazione di uno studio epidemiologico.