Bagnaria (Pavia), 22 giugno 2023 - Confermato il primo caso in Lombardia. Dopo il ritrovamento in Oltrepo Pavese, nel territorio comunale di Bagnaria, di una carcassa di cinghiale risultato positivo alla Psa (peste suina africana), oggi, giovedì 22 giugno, l'assessore regionale all'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi, alla presenza delle strutture tecniche degli assessorati al Welfare e all'Agricoltura, ha incontrato il Commissario di Governo per l'emergenza, Vincenzo Caputo.
Al momento restano in atto le misure di contenimento della malattia, non trasmissibile all'uomo ma che colpisce i cinghiali mettendo a rischio gli allevamenti di suini, decise con l'ordinanza firmata lo scorso 6 giugno dal presidente regionale Attilio Fontana.
"Il livello di attenzione rimane altissimo - dichiara l'assessore Beduschi - perché da settimane ormai la malattia lambiva i nostri confini tra le province di Alessandria e Pavia. L'ordinanza firmata il 6 giugno dal presidente Attilio Fontana è il primo presidio per circoscrivere la circolazione del virus. Oggi è fondamentale procede con l'individuazione delle carcasse di cinghiale. Parallelamente occorre proseguire con abbattimenti controllati, che stanno avvenendo in collaborazione con gli Ambiti territoriali di caccia e aziende specializzate".
I punti salienti dell'ordinanza in vigore, nei Comuni in provincia di Pavia dell'Oltrepò interessati dal provvedimento, prevedono il "potenziamento della ricerca attiva delle carcasse di cinghiale attraverso ditte specializzate e personale della protezione civile, per favorire i test su positività da Psa prima dello smaltimento" (ricerche che hanno portato al ritrovamento a Bagnaria della carcassa risultata positiva) e il "potenziamento delle attività di controllo faunistico del cinghiale che avverrà attraverso abbattimenti selettivi e con l'utilizzo di gabbie di cattura, coordinate dalla polizia provinciale di Pavia, con il divieto di movimentazione della carni al di fuori della zona e quello di autoconsumo". E ora le attività di ricerca delle carcasse verranno potenziate, con l'esercito e droni.
"Dal Commissario - prosegue l'assessore Beduschi dopo l'incontro odierno - abbiamo ricevuto la conferma che il Governo considera efficace il sistema di contenimento approntato dalla Regione Lombardia. In piena sinergia con i ministri Francesco Lollobrigida e Guido Crosetto e col sottosegretario La Pietra, si è deciso quindi di avvalersi del supporto logistico dell'esercito per pattugliare il territorio e rinvenire le carcasse di cinghiali. Verranno inoltre utilizzati droni per monitorare attività e movimenti di animali tra la vegetazione". Già prima dell'ordinanza del 6 giugno Regione Lombardia aveva preso provvedimenti tra i quali incentivi per la riduzione della densità di cinghiali e lo stanziamento di 2,2 milioni di euro per finanziare recinzioni per gli allevamenti suini lombardi come opera di prevenzione. "Niente sarà lasciato al caso - conclude l'assessore Beduschi - per evitare il dilagare del virus in Pianura Padana. Nell'area compresa tra le province di Cremona, Brescia e Mantova si trova infatti il cuore della suinicoltura italiana, che dobbiamo preservare con tutti i mezzi possibili. Compreso l'impiego di maggiori risorse per consentire interventi di biosicurezza e protezione degli allevamenti". In Lombardia si alleva infatti oltre il 50% dei capi italiani, oltre 4,5 milioni di suini in più di 2.700 aziende, il 77% concentrato nelle province di Brescia, Mantova e Cremona, per un settore che vale 1,2 miliardi di euro.