MANUELA MARZIANI
Cronaca

Peste suina, Cuori liberi e i maiali uccisi a Sairano: un murale di Moby Dick contro “l’ingiustizia”

Domani, dalle 10,30 a Milano davanti al palazzo della Regione Lombardia si terrà un presidio di commemorazione e protesta

Il murale realizzato dallo street artist Moby Dick

Il murale realizzato dallo street artist Moby Dick

Zinasco, 19 settembre 2024 – In occasione dell’anniversario di quanto accaduto nel rifugio Cuori liberi di Sairano, una frazione di Zinasco, lo street artist Moby Dick ha realizzato oggi un murale nel santuario Porcikomodi di Magnago, in provincia di Milano, per denunciare l'ingiustizia subita dai nove maiali da compagnia che erano stati salvati dal macello e sono stati uccisi perché erano venuti a contatto con la peste suina africana.

L'artista di fama internazionale ha scelto il luogo in cui dove sono rifugiati quasi duecento suini sottratti allo sfruttamento dell'industria zootecnica, che ha già ucciso con metodi crudeli, nelle camere a gas o con elettrocuzione, quasi 130mila maiali contagiati dalla psa, la maggior parte proprio in Lombardia, per lanciare un messaggio: Quello che è accaduto a Sairano non deve accadere mai più”.

Natura e ambiente sono i temi delle opere di Moby Dick, attivista e animalista che recentemente all'Earth Day Italia è stato premiato testimonial per la Terra per il generoso impegno nella difesa del mondo animale. “Da tempo il mio impegno è quello di portare l'attenzione sugli animali - ha detto Moby Dick -. Realizzare un'opera dentro un rifugio, che è un luogo sacro perché accoglie animali salvati dallo sfruttamento e dalla morte, dà alla mia arte un valore ancora più grande. Quello che è accaduto ai Sairano è stata un'ingiustizia che deve essere denunciata, per dare voce a tutte le vittime e perché non accada mai più”.

Domani, dalle 10,30 a Milano davanti al palazzo della Regione Lombardia si terrà un presidio di commemorazione e protesta. Durante la manifestazione le attrici Elisa D'Eusanio e Alessia De Pasquale faranno un flash mob organizzato dalla Rete dei santuari di animali liberi “Saremo di nuovo in presidio davanti al palazzo da cui è partito l'ordine di uccidere i maiali – ha detto Sara D'Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi - per rivendicare tutele per tutti gli animali ospiti dei rifugi che ancora, dopo un anno, non sono state garantite e per denunciare le migliaia di vittime del sistema zootecnico sterminate a causa della peste suina” La sera, nonostante la diffida pervenuta al distributore, al cinema Beltrade sarà proiettato in anteprima il documentario “Cuori Liberi”, per non dimenticare