MANUELA MARZIANI
Cronaca

Peste suina nel Pavese, allerta sanitaria: trovato il virus in un cinghiale abbattuto

L ’animale selvatico era stato eliminato a Montesegale nell’ambito dell’attività di protezione degli allevamenti di suini. La Regione chiede aiuto a Roma

I primi cinghiali infetti erano stati trovati in Valle Staffora Quest’ultimo caso è localizzato in Valle Schizzola

Aveva contratto la peste suina uno dei cinghiali abbattuti nei giorni scorsi in Valle Schizzola nel territorio di Montesegale. L’abbattimento è avvenuto nel corso dell’operazione prevista per eliminare la maggior parte degli animali selvatici che possono trasmettere la Psa ai suini allevati in Oltrepò.

Le successive analisi effettuate dal Centro di referenza dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati“ a Perugia hanno fatto capire che l’animale apparentemente sano, in realtà era infetto. È la prima volta che in Oltrepò viene riscontrata la Psa su un cinghiale abbattuto (gli altri due sono stati trovati morti a causa del virus Bagnaria e l’altro a Ponte Nizza), in precedenza erano stati trovati morti in seguito alla malattia.

Gli accertamenti fanno aumentare la paura del virus che dalla Valle Staffora, punto in cui erano stati trovati i primi cinghiali infetti, potrebbe essersi esteso anche alla Valle Schizzola vicino all’allevamento di suini in cui era stato trovato un focolaio di Psa che ha costretto un allevamento a gestione familiare ad abbattere i tutti i suoi 160 capi.

Per proteggere i suini è stata prorogata al 18 settembre la scadenza per partecipare al bando regionale dedicato a interventi di biosicurezza per gli allevamenti. L’obiettivo è finanziare l’acquisto di recinzioni ‘anti-cinghiali’. "La proroga - ha detto l’assessore all’agricoltura, Alessandro Beduschi - si è resa necessaria per consentire alle aziende che partecipano di avere più tempo per reperire preventivi e materiali per la messa in opera di interventi efficaci". Intanto proseguono le operazioni di depopolazione dei cinghiali. Per contenere la diffusione del virus finora sono stati abbattuti 550 cinghiali, ma si stima che ci siano ancora almeno 1000 capi.

"Con oltre 4,5 milioni di capi in più di 2700 aziende e 1,2 miliardi di euro di valore economico - ha aggiunto l’assessore Beduschi - la filiera suinicola lombarda è centrale La Giunta è al lavoro per reperire ulteriori risorse da concentrare soprattutto nelle province di Brescia, Cremona e Mantova, oggi immuni dal contagio ma nelle quali si concentra la maggioranza degli allevamenti. Abbiamo inviato una lettera ai ministri Lollobrigida e Schillaci per richiedere l’intervento delle forze armate e un importante supporto alle attività di controllo della Psa, in particolare nelle attività di sorveglianza attiva e ricerca delle carcasse in provincia di Pavia".