UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Pieve Albignola, gli sfondano la porta mentre cena in salotto: il 14° blitz in 20 anni

L’ex sindaco Ubaldo Zerbinati (FdI) nel mirino dei ladri, vittima dell’ennesimo assalto in casa "La mia famiglia è sconvolta"

L’ex sindaco Ubaldo Zerbinati con la premier Giorgia Meloni

L’ex sindaco Ubaldo Zerbinati con la premier Giorgia Meloni

Pieve Albignola (Pavia) – Si è visto piombare in casa i ladri, uno o forse due, non è ancora chiaro, mentre era a tavola con la moglie e la badante. Per entrare i malviventi non sono andati per il sottile: hanno letteralmente abbattuto la porta della sua abitazione. Il tutto quando erano da poco passate le 20 di giovedì sera. Sono stati attimi di paura vera quelli vissuti da Ubaldo Zerbinati, 72 anni, a lungo sindaco di Pieve Albignola, attuale consigliere comunale per Fratelli d’Italia e recente candidato alle elezioni regionali.

I ladri sarebbero fuggiti senza riuscire a portare via nulla anche se ieri gli accertamenti erano ancora in corso. I malviventi, uno ma con tutta probabilità supportato da un complice, sono arrivati dalla campagna: ieri mattina sono state ritrovate alcune recinzioni tranciate. «Quello che è accaduto è stato traumatizzante – commenta Zerbinati – ma anche frustrante: tra i miei capannoni e la casa, se non ho contato male, questo dovrebbe essere il quattordicesimo furto che subisco. Mai però ero stato coinvolto direttamente".

La famiglia, il padrone di casa, la moglie che è sulla sedia a rotelle e la badante, era a tavola: l’attenzione di tutti è stata attirata dallo sbattere di alcune porte e dalle luci accese e spente come se qualcuno si stesse aggirando per le stanze. Quando si sono visti scoperti i malviventi hanno preferito battere in ritirata ma l’effetto della loro azione è stato enorme. "Mia moglie è sulla sedia a rotelle – continua Zerbinati –. Non so immaginare cosa sarebbe potuto accadere se in quel momento io non fossi stato in casa. È andata bene che non ci sia stato alcun tipo di contatto fisico ma certo episodi come questi fanno riflettere. La nostra tranquillità è stata sconvolta".

Tutto si è consumato in pochi attimi: "Un boato e la porta di casa che è andata giù e poi il trambusto: io ho visto con certezza una persona, la badante, terrorizzata, sostiene di averne visto un secondo. Ho chiamato subito mio figlio e i carabinieri che, una volta sul posto, hanno controllato ogni angolo della casa. Ero talmente agitato – aggiunge – che ho fatto fatica a comporre il numero di emergenza". Non è chiaro come i malviventi siano riusciti ad abbattere la porta, forse togliendo delle viti, che sono state ritrovate sul posto che hanno consentito di agire con più efficacia.

La via di arrivo e di fuga è invece molto chiara: gli orti confinanti. Non è escluso che i ladri non avessero considerato la presenza dei proprietari in casa in quel momento o semplicemente non se ne siano curati. "Resta il fatto che è inammissibile che qualcuno possa violare in questo modo l’intimità di una famiglia – conclude Zerbinati –. Vicende come quella che ho vissuto dovrebbero arrivare al legislatore: servono leggi più severe".