STEFANO ZANETTE
Cronaca

Pieve Porto Morone, accendono un braciere in casa per scaldarsi: intossicati loro e 3 vicini di casa

Marito e moglie, originari del Mali, sono stati ricoverati in ospedale per il trattamento in camera iperbarica. Conseguenze più lievi per gli incolpevoli inquilini degli altri appartamenti

Ambulanza

Intossicazione da monossido a Pieve Porto Morone

Pieve Porto Morone (Pavia), 15 settembre 2024 - Hanno acceso un braciere in casa per scaldarsi nella notte e poi si sono sentiti male. Due coniugi, 30enni originari del Mali, residenti a Pieve Porto Morone, sono andati a farsi visitare al pronto soccorso di Castel San Giovanni nella mattinata di oggi, domenica 15 settembre.

Sono riusciti a recarsi autonomamente in ospedale, ma le loro condizioni sono risultate abbastanza gravi, per intossicazione da monossido di carbonio, tanto da disporre l'immediato trasferimento per il trattamento in camera iperbarica a Fidenza. Dall'ospedale è stato quindi lanciato l'allarme per l'intossicazione da monossido e nell'abitazione in piazza San Vittore a Pieve Porto Morone sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e l'ambulanza che ha poi soccorso anche alcuni vicini.

Tre inquilini, nordafricani, che abitano degli appartamenti ai piani sopra e sotto rispetto a quello della coppia intossicata, avevano infatti lievi sintomi e sono stati portati per accertamenti al Policlinico San Matteo di Pavia. La causa è stata individuata in un vaso di terracotta usato come braciere per scaldarsi: dalla combustione, al chiuso, s'è sviluppato il gas killer che consumando l'ossigeno ha portato alle conseguenze, per fortuna non gravissime, sia per la coppia che per tre vicini di casa.