MANUELA MARZIANI
Cronaca

Polizia locale in agitazione. Comando in pessimo stato. Dotazioni non sufficienti

Pavia, la sigla provinciale Uilfpl sta raccogliendo segnalazioni dagli agenti. Giovedì l’incontro con l’amministrazione dopo lo sciopero dei giorni scorsi. .

Diversi agenti hanno segnalato al sindacato Uilfpl una serie di criticità: dalle mancate manutenzioni in comando alle dotazioni insufficienti, spesso pagate di tasca propria dai ghisa per riuscire a svolgere il lavoro sul territorio

Diversi agenti hanno segnalato al sindacato Uilfpl una serie di criticità: dalle mancate manutenzioni in comando alle dotazioni insufficienti, spesso pagate di tasca propria dai ghisa per riuscire a svolgere il lavoro sul territorio

Una serie di mancanze all’interno del comando di polizia locale e non solo. La segreteria provinciale della Uilfpl sta raccogliendo tutte le criticità con l’aiuto del personale in servizio e le porterà al tavolo di trattativa per far capire esattamente quali sono i problemi ormai atavici, che la scorsa settimana hanno portato alla proclamazione di uno sciopero. "Ogni veicolo del pronto intervento deve avere una dotazione di base: quindi, a bordo si devono trovare coni, bindelle, gesso che vengono usati in caso d’incidenti - ha spiegato il coordinatore provinciale della polizia locale Giovanni Latiano -. I mezzi da utilizzare in caso di necessità sono solo quelli adibiti e non tutti possiedono la dotazione sufficiente. Risulta che alcuni agenti abbiano acquistato a spese loro una bindella perché non c’era. Le dotazioni non sarebbero adeguate e a volte ne mancherebbero alcune indispensabili". E anche la modulistica a disposizione del personale adibito al pronto intervento non sarebbe aggiornata da molto tempo con conseguente difficoltà. "In questo modo alcuni atti - ha aggiunto il sindacalista - potrebbero essere oggetto di ricorso".

Inoltre, l’immobile di viale Resistenza che ospita il comando sarebbe in pessime condizioni. "I locali adibiti ai servizi igienici in uso al personale avrebbero la presenza di muffa. Il condizionale è ancora d’obbligo perché ci è stato riferito e abbiamo chiesto al comandante, oltre che al Comune e alla Rsu, di confermare o smentire quanto sostengono gli operatori, secondo i quali i locali non vengono imbiancati da una decina d’anni. Invece, gli ambienti in uso agli ufficiali, vengono rinfrescati e sanificati molto spesso, ogni volta in cui abbiamo un nuovo ingresso di operatori con le stellette. Forse si pensa di privilegiare chi trascorre gran parte della giornata in ufficio rispetto a chi è impiegato in servizi esterni, ma in realtà tutto l’immobile si trova in pessime condizioni manutentive". Il personale interno, poi, denuncia il sovraffollamento di alcuni uffici nei quali si trovano gli operatori.

E le donne fanno notare come non esista un locale docce dedicato al personale femminile. "Gli uomini hanno la possibilità di farsi una doccia, se ne hanno bisogno - ha rimarcato Giovanni Latiano - mentre le donne non possono. Tante mi hanno segnalato la mancanza perché in alcuni casi è necessario potersi lavare, eppure le operatrici non hanno la possibilità di farlo". Giovedì le sigle sindacali incontreranno l’assessore Rodolfo Faldini, dopo lo sciopero di martedì 7 proclamato dallo Uil.