REDAZIONE PAVIA

Postazioni di bike sharing rimosse. Inutilizzate da tempo e costose

Flop per il servizio. Le biciclette invece sono state rubate e vandalizzate .

I fruitori del servizio erano solo cinquanta e l’amministrazione aveva promesso di toglierle

I fruitori del servizio erano solo cinquanta e l’amministrazione aveva promesso di toglierle

Annunciate come una svolta ambientale, per anni le postazioni di bike sharing di piazza della Vittoria sono state dei piccoli totem inutili, perché le biciclette non c’erano più. Ieri le colonnine del servizio sono state smantellate. Una promessa mantenuta dall’assessora alla mobilità Alice Moggi che, di fronte alla sollecitazione di un cittadino, "Quando toglieranno questa schifezza inutile?" si è impegnata a intervenire. E lo ha fatto con qualche leggero ritardo dovuto alle ferie estive, ma in tempo per la Festa del Ticino. Le postazioni, che si trovano in diversi punti della città, erano state installate all’epoca dell’amministrazione Cattaneo per dare una svolta green alla città e agevolare gli spostamenti. Introdotte con notevole entusiasmo, però, non hanno conquistato i pavesi, ma neppure gli studenti e i turisti. Forse anche a causa dei costi giudicati troppo elevati, erano poco più di 37 gli abbonamenti iniziali, diventati poi una cinquantina. E da quel "traguardo" non ci si è mai mossi. Nonostante i tentativi delle varie amministrazioni di far funzionare il servizio, non ha preso piede.

A tenere lontani i ciclisti forse i costi o forse le condizioni in cui si trovavano le biciclette che con il passare del tempo si sono deteriorate e avevano freni difettosi e parti mancanti. Quando i potenziali utenti si avvicinavano alle bici, vedevano in quali condizioni si trovavano e continuavano a usare la loro due ruote. Così le biciclette sono sparite, forse trafugate e sono rimaste le colonnine. Ma l’amministrazione comunale che si è insediata a giugno, pur avendo a cuore il tema ambientale, non ha voluto dare ancora fiducia al bike sharing. Almeno non per il momento. "Chi utilizza la bicicletta in città, ne possiede già una" ha commentato Moggi.

Adesso la città sta aspettando il nuovo Piano urbano per la mobilità sostenibile e, in quell’occasione, si deciderà se il bike sharing dovrà essere ancora parte della mobilità cittadina oppure se dovrà andare definitivamente in soffitta insieme alle colonnine che erano state pagate con fondi regionali, ma si sono rivelate un gigantesco flop che non ha risolto i problemi di traffico della città. M.M.