Pavia, 15 febbraio 2019 – Il postino suona sempre due volte. E magari anche al tramonto. Da lunedì in 53 centri della provincia pacchi e raccomandate potranno arrivare anche nel pomeriggio e il sabato mattina. Scatta, infatti, il nuovo servizio di recapito di Poste italiane che rappresenta una mini rivoluzione per le abitudini degli utenti e Pavia insieme a Bergamo saranno le prime province a sperimentarlo quest’anno. Si parte con tre centri di distribuzione: Pavia, Belgioioso e Siziano. Dal 4 marzo poi il servizio sarà esteso anche all’Oltrepo e dal 18 alla Lomellina. Entro un mese tutta la provincia con i suoi 547mila abitanti, 274mila abitazioni, 159mila numeri civici, 26mila attività commerciali e 7mila uffici potranno aprire al portalettere anche mentre stanno cenando. Per i primi centri che sperimenteranno il servizio, dalla prossima settimana opereranno due diverse reti di recapito integrate tra loro. La prima, «linea di base», garantirà la consegna quotidiana di tutta la normale corrispondenza, mentre la seconda «linea business» dalle 12,30 si occuperà della consegna di tutti quei prodotti per i quali occorre una firma del destinatario e lo farà fino alle 19,45. «Negli ultimi 10 anni – ha spiegato Tiziana Magnoni, responsabile per Poste della gestione operativa, comunicazione e logistica della Lombardia – la corrispondenza è diminuita del 50%, ma è cresciuto molto il mondo dell’e-commerce che ha esigenze di consegna molto rapide».
Il 50% delle consegne effettuate da Amazon è coperto da Poste con i suoi portalettere, se però per motivi di lavoro in casa non c’è nessuno, diventa difficile ricevere il pacco. «Al mattino manteniamo il servizio per gli uffici e le aziende – ha aggiunto Magnoni – al pomeriggio per i cittadini, cominciando dalla pausa pranzo che è particolarmente appetibile». Il nuovo modello “Joint delivery” più che a Pavia dove sono numerosi i punti in cui si può ritirare un pacco anche dopo il lavoro, interesserà i centri di dimensioni più piccole come Albuzzano, San Genesio, Travacò, Copiano, San Zenone o Vellezzo Bellini, solo per citarne alcuni. A lavorare nel centro di recapito di viale Brambilla saranno 57 portalettere, 19 dei quali di un’età compresa tra i 25 e i 35 anni sono stati stabilizzati in dicembre. «Ogni giorno riceviamo 1500 chili di corrispondenza – ha sottolineato la responsabile del centro distribuzione di viale Brambilla, Maria La Rosa – e 2100 tra pacchi e raccomandate». Gli addetti al recapito continueranno ad usare le Fiat Panda se devono effettuare lunghe percorrenze e consegnare pacchi fino a 5 chili, oppure tricicli e quadricicli anche elettrici se devono muoversi nei centri storici. Destinati ad andare in pensione a breve, invece, i motorini che non garantiscono molta stabilità.