PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Profughi da trasferire, è il caos in provincia

Alcuni andranno in Lomellina, altri in cascinali affittati in paese

Profughi convinti a trasferirsi dai carabinieri

Borgo Priolo, 23 luglio 2015 - Oltre cinque ore di febbrili trattative per convincere i 62 migranti sin qui ospiti dell’agriturismo ‘La Torretta’ di Borgo Priolo, ad accettare il nuovo trasferimento. Andranno, pare, in parte in Lomellina e altri in un cascinale, di recente affittato da una cooperativa, sempre nel comune di Borgo Priolo. Solo verso le 14,30 di ieri dopo che le operazioni di trasloco avrebbero dovuto iniziare alle 10, i migranti che si trovavano nella struttura da alcuni mesi, tutti originari del Mali, della Nigeria ed un gruppo anche del Bangladesh, sono saliti a bordo dei pulmini per raggiungere la nuova destinazione. Il trasferimento è stato disposto dopo che era scaduta la convenzione con la Prefettura di Pavia. Al termine erano stati concessi due mesi di proroga, poi, ieri mattina, è scattato il piano. Con gli operatori della Cri incaricati del trasporto, al centro agrituristico si sono presentati anche i carabinieri al comando del capitano Vincenzo Scabotti della Compagnia di Stradella e sul posto, per far fronte a possibili emergenze, c’era anche un’ambulanza. Inizialmente, però, i migranti non volevano sentire ragioni.

Addirittura sono comparsi anche degli striscioni ‘la Torretta is good’ e la protesta faceva leva sul fatto che la nuova destinazione sarebbe, a loro dire, meno adeguata e troppo isolata. Dettaglio, questo quanto meno singolare perché, pochi giorni dopo l’arrivo a Borgo Priolo, gli stessi migranti avevano inscenato una protesta proprio perché sostenevano che la struttura (a circa 5 chilometri da Borgo Priolo) era troppo distante da centri abitati. Un migrante, nigeriano, ha addirittura perso la vita sbandando in sella ad una bicicletta, forse senza freni, andandosi a schiantare contro un palo della luce, mentre cercava di raggiungere l’abitato di Borgo Priolo. In un’altra protesta inscenata da un gruppo di migranti, invece, erano stati chiusi con catene gli accessi. Situazione, poi, risolta con l’intervento dei carabinieri. Gli stessi titolari dell’agriturismo ‘La Torretta’ dove, nelle scorse settimane c’era stata un’ispezione dei carabinieri del Nas (nucleo antisofisticazione) a seguito dalla quale erano state apportate altre migliorie alla struttura, erano, comunque, propensi ad ospitare ancora i migranti.