
Raffica di multe indigeste. Fioccano i ricorsi per la Ztl: "Informazioni poco precise"
Ha raccolto le memorie presentate ed entro un mese prenderà una decisione il giudice di pace al quale un primo blocco di cittadini si è rivolto dopo essere stato sanzionato. Nel mirino ci sono le multe prese per aver superato in moto il varco della zona a traffico limitato di corso Carlo Alberto. Almeno un centinaio le sanzioni elevate nei mesi scorsi, quando improvvisamente sul cartello posato da una decina d’anni all’incrocio con via Defendente Sacchi, in corrispondenza del simbolo dei ciclomotori è comparso un adesivo bianco. Di conseguenza anche i ciclomotori, che prima erano autorizzati ad entrare nella ztl, non lo hanno più potuto fare, ma nessuno se n’è accorto e alcuni continuano a non accorgersene ancora a distanza di mesi.
Molti residenti e commercianti hanno collezionato tante sanzioni, qualcuno anche una ventina per un totale che supera i 1.500 euro. Sei i multati, che hanno presentato i ricorsi, mentre il gruppo più numeroso arriverà davanti al giudice il 2 e il 9 febbraio. Tra questi c’è Carlo Nola, che è stato deputato dal 2008 al 2013 e risiede in zona: "In tutta Italia le moto possono andare ovunque - ha detto Nola -. A Pisa arrivano fin sotto la torre, a Pavia no. Ma se l’informazione del Comune fosse stata precisa, ci saremmo adeguati. Invece è stato collocato un adesivo bianco su un cartello rimasto sempre uguale, che nessuno guarda più". I multati avrebbero voluto risolvere "per le vie amichevoli", in Consiglio comunale dove se ne è parlato, ma senza trovare una soluzione. "Avremmo voluto sapere quante auto vengono sanzionate per l’accesso in corso Carlo Alberto - ha aggiunto Nola - e quante moto, pare che il Comune non tenga conto della differenza. Allora lasciamo decidere il giudice". M.M.