MANUELA MARZIANI
Cronaca

Rapina a mano armata nella villa degli imprenditori del vino Giorgi: picchiati da tre banditi incappucciati in fuga con 10mila euro

L’irruzione alla 7 di sera nella frazione (isolata) di Camponoce. Padre, figlia e compagno di quest’ultima minacciati e picchiati senza pietà. Nel bottino anche due orologi di valore

Eleonora Giorgi assieme al padre Antonio all'esterno della prestigiosa azienda vinicola pavese

Eleonora Giorgi assieme al padre Antonio all'esterno della prestigiosa azienda vinicola pavese

Canneto Pavese (Pavia), 14 novembre 2024 – Rapina a mano armata ieri sera nella villa della famiglia Giorgi della omonima e prestigiosa azienda vitivinicola pavese. La banda ha fatto irruzione nell’abitazione di Eleonora, sorella di Fabiano, assieme a cui gestisce l'azienda di famiglia, nella frazione Camponoce di Canneto Po. Attorno alle 19 tre malviventi incappucciati sono entrati nella villa dopo aver seguito gli spostamenti di Eleonora. Quando questa ha lasciato la cantina, che si trova a fianco della villa, ed è entrata a casa, approfittando del cancello aperto è scattato il blitz. Uno dei rapinatori stringeva in mano una pistola che ha usato per minacciare la donna e, una volta entrati in casa, il resto della famiglia. Armati, violenti e senza scrupoli. Pur di farsi consegnare il denaro e i gioielli non hanno esitato a prendere botte il compagno della donna e il padre Antonio. 

L'indagine per risalire agli autori della rapina è affidata ai carabinieri della Compagnia di Stradella
L'indagine per risalire agli autori della rapina è affidata ai carabinieri della Compagnia di Stradella

Arancia Meccanica 

Volevano fare razzia e ci sono riusciti: alla fine i tre banditi si sono guadagnati la fuga con 10mila euro in contanti, probabilmente conservati in una cassaforte che si erano fatti aprire, assieme a due orologi di valore. Una volta scappati i rapinatori, sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno provveduto a medicare le tre vittime che hanno riportato delle lesioni. “Abbiamo vissuto un incubo”.  Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Stradella.