
Rider aggredito in centro: "Un ubriaco mi ha spinto. Avevo lo scooter addosso"
Per dieci giorni non potrà muoversi dal letto e accedere alla App con cui lavora e che gli consente di portare a casa lo stipendio per mantenere la famiglia. Aiman, rider di 45 anni, domenica sera è stato aggredito per la strada. È accaduto alle 21,30 in pieno centro, in corso Mazzini, mentre aveva caricato nella borsa termica i piatti ordinati e si stava spostando per effettuare la consegna. "Pensavo di essere caduto dallo scooter perché avevo urtato un’auto – ha raccontato Aiman – Credevo fosse colpa mia, invece è stata una persona ubriaca a buttarmi a terra. Sono caduto e lo scooter mi è finito addosso". Aiman è rimasto sul marciapiede con il proprio aggressore che frugava sotto il sedile dello scooter e gli metteva le mani addosso per farsi consegnare le chiavi della moto, il portafogli e il cellulare.
"Che cosa vuoi?" urlava Aiman mentre alcuni avventori del vicino ristorante sono usciti a riprendere con il cellulare quanto stava accadendo. "Tante persone mi hanno aiutato – ricorda il rider – Hanno impedito al mio aggressore di farmi più male e hanno evitato che altre ragazze finissero nelle sue grinfie". Prima del rider, infatti, l’uomo avrebbe aggredito anche due ragazzine in una via vicina e, stando al racconto di alcuni passanti, chiunque passasse da corso Mazzini. Poi sono stati chiamati un’ambulanza e la polizia di Stato, che ha bloccato l’esagitato aggressore.
Accusato di rapina e lesioni personali, ieri l’arresto di M.A, 26enne albanese, è stato convalidato con obbligo di dimora a Torrevecchia Pia dove risiede. Il 5 dicembre comparirà davanti al giudice e alle accuse già formulate si potrebbero aggiungere anche le molestie sessuali, se la ragazza sporgerà querela di parte. Aiman, invece, è stato portato al Pronto soccorso del San Matteo. "Sono uscito dal Pronto soccorso alle 4,30 – aggiunge il rider che è a Pavia da due anni e prima risiedeva a Milano – e non ho neppure trovato un autobus che mi riportasse a casa da mia moglie e i miei figli".
E ora è preoccupato: "Non so che cosa accadrà, se avrò diritto a un’indennità per la malattia. Lo spero perché lavoro soltanto io. Mi informerò, per il momento mi hanno solo detto che per 10 giorni non posso accedere all’App per vedere le chiamate. Devo stare a riposo".