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Amarcord dell’epoca delle mondine. Una macchina le manda in pensione

La tecnologia sbarca nelle risaie per estirpare le erbacce tra le piantine di MANUELA MARZIANI

La macchina meccanica per mondare il riso

Carbonara al Ticino, 7 giugno 2016 - Calzoncini corti, cappello in testa e gambe costantemente nell’acqua. Chi ha qualche filo bianco tra i capelli si ricorderà la bellezza statuaria di Silvana Mangano. In “Riso Amaro” raccontava la vita delle mondine che da tutta Italia più o meno in questa stagione, raggiungevano le risaie della Pianura Padana dove dovevano trapiantare le piantine e occuparsi della monda. Poi il lavoro di queste donne è scomparso, sostituito dai diserbanti. E ora a “portarsi via” la Mangano con tutti i ricordi del passato potrebbe arrivare una macchina che ha fatto quasi il giro del mondo per tornare da noi. “Mondina meccanica”, hanno chiamato la macchina che trapianta la piantina di riso come una volta facevano le donne che successivamente hanno lasciato campo libero ad alcuni uomini di nazionalità cinese.

«Questo metodo è innovativo e permette all’agricoltore di non usare prodotti chimici per fermare la crescita delle erbe infestanti – ha commentato il sindaco di Carbonara Stefano Ubezio che da tempo insieme ad altri primi cittadini sta combattendo contro la realizzazione di una discarica di cemento amianto a due passi dalle risaie dove nascono chicchi bio –. Si ottiene così un prodotto biologico. Vorrei questo sviluppo per il nostro territorio». In realtà già in passato era comparsa nelle risaie lomelline una trapiantatrice automatica. Erano gli anni ’60 quando Angelo Valdi, un lomellino nato in una famiglia di cinque figli, che non amava fare il contadino, era stato mandato dal padre a lavorare in officina. In quel laboratorio ha imparato a progettare macchinari.  Il suo sogno era inventare una macchina che trapiantasse il riso. Così Valdi di giorno lavorava in officina e la notte studiava come far funzionare la macchina. Finché non ci è riuscito.  È nata così la “Olimpia” che Angelo Valdi ha brevettato ed è stata venduta per qualche tempo dalla Montecatini. Poco, però. Poi sono arrivati i diserbanti e della macchina che trapiantava il riso non c’era più bisogno. Ma il brevetto è ancora attivo e oggi che aumenta la presenza di pesticidi nelle acque del Pavese, con una particolare concentrazione di glifosato, il pesticida del riso, facciamo arrivare la “mondina meccanica” da Paesi come Cina, Giappone e Stati Uniti. Il Giappone in particolare che punta molto sull’agricoltura biologica si affida ancora alla “mondina meccanica” che aveva pensato il lomellino Valdi. E noi, che l’avevamo in casa, ce la facciamo prestare.