MANUELA MARZIANI
Cronaca

Riso, la minaccia dal Sudamerica. Coldiretti: consumatori a rischio

Allarme per il possibile arrivo di 60mila tonnellate a dazi zero. Garavaglia: "Standard di sicurezza inferiori"

Il convegno organizzato da Coldiretti

Il convegno organizzato da Coldiretti

"Chiediamo al governo italiano e alle istituzioni europee di difendere il nostro riso, un’eccellenza del territorio pavese e nazionale che non deve essere sacrificata sull’altare di logiche commerciali che non tengono conto della specificità e dell’importanza anche ambientale".

A lanciare l’sos è il presidente di Coldiretti Pavia, Silvia Garavaglia, preoccupata per il possibile arrivo di 60mila tonnellate di riso sudamericano a dazi zero, se dovesse entrare in vigore l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). Se ne è parlato anche venerdì scorso al convegno “Mercosur e agricoltura: minacce globali, sfide locali“ organizzato da Coldiretti Pavia dove è stato sottolineato come dal 2016 il governo brasiliano abbia approvato oltre 1.200 nuovi fitofarmaci, di cui ben 200 contenenti sostanze proibite nel territorio europeo. "Mediamente soltanto l’1,3% dei campioni di cibo di origine europea contiene livelli di fitofarmaci oltre il limite consentito – ha sottolineato Garavaglia – mentre questa percentuale sale al 7,1% per l’Argentina e al 6% per il Brasile. Consentire l’ingresso di ingenti quantità di riso prodotto con standard di sicurezza inferiori significa esporre i consumatori italiani a rischi inaccettabili e penalizzare ingiustamente le nostre aziende che investono nella sostenibilità e nella qualità". Se il trattato del Mercosur dovesse essere approvato, si spalancherebbero le porte a un mercato che ha un potenziale produttivo di circa 10 milioni di riso lavorato all’anno. Nel primo anno potrebbero arrivare 10mila tonnellate, che aumenterebbero ogni anno di altrettante 10mila fino a un massimo di 60mila.