Assolti undici imputati a processo a Pavia accusati di aver fatto il saluto fascista durante una manifestazione pubblica il 5 novembre 2016. L’occasione era quella della commemorazione di Emanuele Zilli, militante del Movimento sociale italiano, morto a Pavia nel 1973. Dalla ricorrenza di sei anni fa sono scaturiti due processi: uno relativo agli undici manifestanti, riconducibili ad ambienti di destra, che erano stati accusati di aver fatto il saluto col braccio destro teso e ora sono stati assolti, l’altro filone riguardante cinque partecipanti a una contro manifestazione organizzata in quella stessa data dai gruppi antifascisti pavesi, attualmente a processo. La prossima udienza relativa a questa branca dell’inchiesta è fissata a gennaio 2023. Ieri mattina invece si è conclusa la vicenda giudiziaria che vedeva alla sbarra gli undici imputati, ora assolti perché il fatto non sussiste. Anche la Procura alla scorsa udienza aveva chiesto l’assoluzione. Le motivazioni saranno depositate tra novanta giorni.
Parte civile al procedimento con l’avvocato Marco Sommariva era l’Anpi di Pavia. "L’esito – commenta il presidente Anpi Luca Casarotti – era atteso date le richieste della Procura. Le motivazioni arriveranno tra 90 giorni e le leggeremo, sin da ora diciamo che gli imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste e noi su ciò siamo in disaccordo perché pensiamo ciò si basi su un’interpretazione sbagliata della legge Scelba (che nel 1952 introdusse anche il reato di apologia del fascismo, ndr). Il 5 novembre prossimo potrebbe essere organizzata un’altra manifestazione e noi allora presenteremo un esposto". N.P.