MANUELA MARZIANI
Cronaca

Ecografie, scoppia un caso al San Matteo

Pavia, esami annullati ad alcune gestanti al San Matteo per mancanza di personale ma la direzione generale rassicura: "Il servizio proseguirà senza interruzioni"

Il San Matteo di Pavia

Pavia, 30 marzo 2016 - La preoccupazione corre sui blog. Qualche mamma in attesa comunica di aver ricevuto dal San Matteo una telefonata con la quale le veniva annullata l’ecografia morfologica prenotata da tempo e il panico si impossessa di tutte le gestanti. "La direzione del San Matteo si è occupata direttamente della questione – fa sapere il direttore generale Nunzio Del Sorbo –, intervenendo per garantire la prosecuzione dell’attività ecografica per le future mamme. Non ci sarà, quindi, alcuna interruzione del servizio". In realtà il reparto di Ostetricia e Ginecologia sta lavorando sotto organico perché ha 5 medici e 4 ostetriche in meno del previsto. E ormai non si può più dividere i parti con la clinica Città di Pavia, ma deve occuparsi delle oltre 2mila nascite registrate lo scorso anno, senza pensare agli interventi chirurgici. "Io sono una gestante al 4 mese e avrei dovuto fare l’ecografia morfologica il 3 maggio – racconta una mamma –. Non ho ricevuto chiamate per la visita ma comunque ho chiamato in reparto e mi sono informata. Le gravidanze fisiologiche come la mia fino al 15 maggio non vengono più seguite per mancanza di personale medico. E’ stato deciso che il poco personale si occupi delle gravidanze a rischio. Devo trovare una struttura disposta a visitarmi prenotando con un mese d’anticipo".

Dovrebbero essere circa 250 le prestazioni cancellate per mancanza di personale. Stando alle rassicurazioni fornite dalla direzione generale, però, il problema che riguardava soprattutto le visite programmate tra il 15 aprile e il 15 maggio, dovrebbe essere risolto. Nessun ricorso alle strutture private, quindi, per effettuare il controllo previsto dalla ventesima alla ventitreesima settimana di gestazione per verificare l’eventuale presenza di malformazioni nel feto. E neppure nessuno spostamento per raggiungere ospedali pubblici come quello di Vigevano o addirittura di Mede. Le donne potranno ancora farsi controllare al nono piano del nuovo ospedale. E chi si è vista spostare l’appuntamento pur avendo una gravidanza a rischio come accaduto alla prima futura mamma che ha lanciato l’allarme? Forse nel frattempo avrà già trovato un altro posto in cui farsi controllare senza aspettare che il San Matteo trovi e assuma degli specialisti attingendo a una graduatoria ormai esaurita. Nel frattempo, sui blog i consigli alle ‘colleghe’ mamme in attesa non mancano. Qualcuna si è trovata benissimo a Milano, altre a Stradella e c’è già chi grida alla ‘fuga da Pavia’.