STEFANO ZANETTE
Cronaca

Schianto con il mini-elicottero, Raffaele Mazza muore sul colpo. Ha cercato di evitare la raffineria Eni?

Brianzolo di 67 anni, titolare di un’attività: aveva il brevetto da semplice diportista. Con il suo piccolo “autogiro” era partito dall’hangar di Senago per raggiungere Mezzana Bigli. L’incidente a Sannazzaro, vicino alla raffineria

I resti dell’autogiro precipitato verso mezzogiorno a Sannazzaro de’ Burgondi

I resti dell’autogiro precipitato verso mezzogiorno a Sannazzaro de’ Burgondi

Sannazzaro de’ Burgundi (Pavia), 3 marzo 2025 –  È precipitato in un terreno agricolo, tra la ferrovia e la Provinciale 193bis, restando a distanza di sicurezza dalla pur vicina raffineria Eni. Che il punto del tragico schianto sia stato del tutto casuale oppure che il pilota sia riuscito almeno a puntare il velivolo in un’area ‘libera’, evitando ulteriori danni collaterali, non è possibile al momento stabilirlo e purtroppo non potrà mai essere chiarito dalla vittima, morta sul colpo. Raffaele Mazza, 67enne di Lissone (Monza Brianza), era da solo a bordo del suo ultraleggero motorizzato, un mezzo all’apparenza simile a un elicottero ma in realtà un “autogiro”, chiamato anche “girocottero” o “giroplano”. Rispetto all’elicottero, la differenza è che il motore non aziona il rotore principale, ma genera invece una spinta in avanti, come in un normale aeroplano, con le pale che invece sono mosse dalla forza del vento e il rotore che gira dunque per autorotazione. L’incidente è avvenuto ieri verso mezzogiorno e sul posto sono stati inviati in codice rosso i mezzi dei soccorsi sanitari di Areu, sia l’ambulanza che l’auto medica con il rianimatore a bordo. Ma per il pilota non c’era più nulla da fare ed è stato constatato il decesso sul posto.

“Immediatamente sul posto sono giunti i vigili del fuoco - confermano dal Comando provinciale di Pavia - con diverse squadre. Purtroppo, nonostante l’intervento tempestivo, il pilota è stato trovato privo di vita all’interno del velivolo”. La vittima è stata identificata dai carabinieri della Stazione di Sannazzaro, della Compagnia di Voghera, che hanno avviato i primi accertamenti sull’accaduto. Le cause della tragedia potranno ovviamente essere chiarite solo da ulteriori accertamenti tecnici, in particolare sui resti del velivolo che si è schiantato con violenza al suolo. L’ipotesi principale sarebbe al momento quella di un guasto meccanico, ma non può essere del tutto escluso neppure che il pilota abbia perso il controllo del mezzo a causa di un malore che lo ha colpito mentre era in volo. Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver visto una della pale spezzarsi in volo, ma la circostanza dovrà essere verificata con gli accertamenti tecnici, se sarà possibile distinguere l’eventuale rottura in volo dai danni, anche alle pale, provocati poi dal violento impatto a terra. Le condizioni meteo, al momento dell’incidente, pare che fossero di visibilità molto buona, ma con vento, con raffiche anche di una certa forza, che potrebbero aver provocato un danno al velivolo.

Il pilota, imprenditore brianzolo nel settore dei mobili, aveva il brevetto, un attestato di volo da diporto sportivo, pare da circa un anno. E solo dallo scorso novembre teneva l’autogiro, di sua proprietà, nel deposito del campo volo di Senago, nel Milanese, dal quale è decollato anche ieri mattina, pare con l’intenzione di dirigersi all’aviosuperficie di Mezzana Bigli. Usava il suo velivolo nei fine settimana, quando aveva tempo e le condizioni meteo lo consentivano, come ieri mattina.