
Sciopero a Ospedaletto e tensioni a Voghera, i lavoratori chiedono giustizia
Camion fermi, bandiere e tamburi ieri davanti allo stabilimento Galbani di Ospedaletto, dove i lavoratori del Sì Cobas hanno incrociato le braccia. Diverse le rivendicazioni dei dipendenti che, con la solidarietà dei colleghi di Corteolona e Certosa, vorrebbero il riconoscimento completo della malattia, un’indennità gelo, che venisse applicato il contratto di lavoro del settore alimentari, il servizio lavanderia per gli indumenti e la reperibilità. Dopo tante richieste d’incontro non considerate, è partito lo sciopero e il Sì Cobas promette di andare avanti finché non otterranno la vittoria.
A Voghera, a distanza di pochi chilometri, nel corso di un incontro con i vertici di Asm si sono rotte le relazioni sindacali. "Abbiamo dovuto registrare un atteggiamento pretestuoso dell’azienda – riferisce una nota delle segreterie territoriali di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil – che con decisione unilaterale mette a rischio le proficue relazioni sindacali costruite in quest’ultimo anno. Un capo servizio che a distanza di pochi giorni dall’attuazione dell’orario estivo introdotto a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, adottato in funzione del cambiamento climatico, si permette in maniera arbitraria di sospenderne l’attuazione; la presidente di una società controllata che si sottrae al confronto sindacale dopo che su un tema tanto delicato come l’esternalizzazione del servizio di prevenzione e protezione aveva assunto un impegno preciso a rivederci prima di una qualsiasi decisione".
L’incontro avuto ieri riguardava tematiche come l’orario di lavoro estivo e i premi di risultato. "Anche l’ipotesi di costruire un premio di risultato di gruppo, ipotesi su cui si stava lavorando da qualche settimana – si legge ancora nella nota – in questo contesto risulta complicato viste le implicazioni su tutte le società controllate".
M.M.