È stata chiamata operazione “Italian job“ quella che nelle prime ore di ieri ha portato in carcere sei persone ritenute resposabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, furti in abitazione e truffe commessi negli ultimi mesi nelle province di Pavia, Alessandria e Vercelli. Quattordici i colpi che vengono attribuiti alla banda, 10 furti in abitazione, 2 rapine (commesse a Dorno il 4 dicembre 2023 e una a Frassineto Po il 15 gennaio 2024) e 2 truffe (commesse una a Voghera e una a Cervesina con la tecnica dei falsi impiegati delle società di erogazione del gas). L’operazione è iniziata all’alba di ieri, quando i militari hanno fatto irruzione nei campi nomadi di Verolengo, Vercelli, Mantova e Castelnuovo Magra (La Spezia) facendo scattare le manette per i componenti della banda. Le indadini del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Voghera sono partite ad aprile dello scorso anno, dopo una serie di furti in abitazione, rapine e truffe attuate specialmente ai danni di anziani. Il comune denominatore dei colpi era una Volkswagen Golf Gti di colore nero con targhe clonate da altri veicoli della stessa marca e modello. Analizzando i dati estrapolati dai lettori targhe installati nella provincia di Pavia, è stata individuata una Golf, con caratteristiche identiche a quella utilizzata dai malfattori, ma intestata a una donna domiciliata in un campo nomadi nel Comune di Verolengo (Torino), convivente di un uomo con numerosi pregiudizi penali proprio per furti in abitazione e truffa in danno di persone anziane. Grazie ai servizi di osservazione controllo e pedinamento, i militari sono riusciti a dimostrare l’utilizzo dell’autovettura con targhe clonate da parte di quattro uomini, tre dei quali residenti nel campo di Verolengo e uno in quello di Vercelli.
Inoltre, i carabinieri del nucleo operativo di Voghera sono riusciti ad appurare che, all’interno del campo, oltre ai quattro, c’erano altri tre soggetti di sesso maschile che avevano in uso un’altra Volkswagen Golf Gti di colore nero e che si rendeva responsabile di furti in abitazioni commessi nella provincia di Vercelli con analoghe modalità. La banda, oltre alla Golf Gti, aveva la disponibilità di un’auto Mini Cooper “S“ di colore nero usata per commettere gli stessi reati. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Fabio Napoleone e diretta dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, ora proseguono per completare gli accertamenti relativi alle responsabilità degli indagati e, soprattutto, addebitare al sodalizio eventuali ulteriori episodi.