STEFANO ZANETTE
Cronaca

Simone Maffei, il chitarrista colpito da uno sparo sul palco: “Ho continuato a suonare, non volevo il panico”

Castello di Bereguardo, il proiettile di piombo esploso da un’arma ad aria compressa. Parla il musicista dei Burial of Babylon rimasto ferito: “All’inizio pensavo alla puntura di un grosso insetto, poi ho visto il sangue sotto la t-shirt. Poteva andarmi molto peggio”

Il chitarrista Simone Maffei e un concerto dei Burial of Babylon

Il chitarrista Simone Maffei e un concerto dei Burial of Babylon

Bereguardo (Pavia), 4 agosto 2024 - “Stavamo suonando il secondo brano quando sono stato colpito come da una manata, che mi ha spostato la spalla. Ho continuato a suonare, all'inizio non mi ero reso conto che qualcuno mi aveva sparato, pensavo a un grosso insetto”. Simone Maffei, 31enne chitarrista dei Burial of Babylon, racconta quel che gli è successo verso le 23.30 di domenica 28 luglio, quando con la band era impegnato in un concerto nel cortile del castello di Bereguardo.

"Sentivo prurito e bruciore alla spalla – ricorda il musicista, che di lavoro fa lo sviluppatore di software – al quarto brano mi sono messo la mano sotto la maglietta e l'ho trovata imbrattata di sangue, capendo che non poteva essere stato solo un calabrone o un tafano. Ma ho continuato a suonare, anche per non creare panico. Nessuno ha sentito lo sparo e nessuno tra il pubblico s'è accorto di nulla”. Solo al termine dell’esibizione è andato dagli organizzatori a farsi medicare ed è poi andato al pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia.

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“Mi hanno estratto – prosegue Simone Maffei – il bossolino di piombo, a forma di clessidra, che si era conficcato nel muscolo della spalla destra, sotto la scapola, circa 2 centimetri sotto l'arteria. Sono stato fortunato, poteva decisamente andare peggio. Alla fine me la sono cavata con 15 giorni di prognosi e 3 punti di sutura”.

Dopo la denuncia al posto di polizia dell'ospedale, nel pomeriggio di lunedì scorso è stato convocato in Questura per la deposizione. “Ci sono indagini in corso – riferisce ancora la vittima dello sparo – e il bossolo è alla balistica, spero proprio che riescano a individuare chi ha sparato, probabilmente con un'arma ad aria compressa, perché ha fatto davvero una cosa assurda. È bene sottolineare la gravità di un atto di questo tipo. Se avesse colpito qualcuno sotto il palco lo avrebbe preso in testa”.

Non è certo che si sia trattato di un colpo singolo. “Non sono stati trovati altri bossoli sul palco - precisa il chitarrista - né sono stati danneggiati i nostri strumenti. Ma il batterista della band che si era esibita prima di noi ha trovato un piatto della batteria forato. Sono in corso accertamenti anche su questo, per capire se possono essere stati sparati altri colpi oltre a quello che mi ha colpito”.