
di Umberto Zanichelli
Era soltanto questione di tempo. A pochi giorni dalla notizia delle proteste dei residenti della zona della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Cassolnovo, che hanno chiesto al sindaco di intervenire perché disturbati dal suono delle campane, i parrocchiani si sono levati a supporto di don Cesare Silva.
Per capire il contesto è opportuno compiere un piccolo passo indietro. Diversi residenti di quella zona hanno chiesto al primo cittadino Luigi Parolo di intervenire perché infastiditi dal suono delle campane a tutte le ore del giorno e della notte e dal loro volume. Il sindaco, che di suo ha ammesso di non essere toccato dal problema, ha ritenuto di inviare una lettera al parroco e per conoscenza alla Diocesi.
Una vicenda che avrebbe potuto chiudersi a quel punto, anche considerato che si trattava di corrispondenza privata. Qualcuno però non è riuscito a mantenere la riservatezza e la questione è diventata di pubblico dominio. Nella realtà però le incomprensioni in paese serpeggiano da un po’ e questa volta sono stati i parrocchiani a coinvolgere il sindaco con una lettera, firmata da una quarantina di persone, il cui contenuto viene definito "molto duro" nei confronti del primo cittadino che, dal canto proprio, potrebbe anche decidere di tutelarsi nelle sedi più opportune. Parolo di fatto aveva solo chiesto spiegazioni al parroco. Fatto curioso, a disturbare sarebbero solo le campane della parrocchiale e non quelle delle altre diverse chiese disseminate in paese per intensità e frequenza, anche nelle ore notturne. Don Silva avrebbe replicato di non poter intervenire in alcun modo sul volume delle campane.
Una questione insomma risolvibile senza grossi problemi che, al contrario, sta assumendo i contorni di una “telenovela“. Non è certo la prima volta che in paese emergono queste scaramucce, anche in ossequio al carattere fumantino dei suoi abitanti. Solo pochi mesi fa, tanto per citare un esempio, sulla ribalta si era affacciato un “corvo“ che si era preso la briga di affigere in diverse bacheche in vari punti del paese una lettera, rigorosamente non firmata, più o meno dello stesso tono in cui si puntava il dito verso il sindaco, accusato di non badare ai veri problemi del paese ma di essere concentrato a remare contro il parroco. In quella circostanza Parolo aveva confermato di voler sporgere denuncia. Ma ciò non era bastato a calmare le due fazioni, che oggi tornano a scontrarsi anche se in modo indiretto. Almeno per ora.