UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Il sindaco di Vigevano resta ai domiciliari. Niente libertà per Andrea Ceffa: “La mia affidabilità non si discute”

Il tribunale nega la scarcerazione. Decisione che fa sbottare il primo cittadino indagato per corruzione. “Al di là della situazione contingente è la mia serietà che viene messa in gioco”

Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa è ai domiciliari da settembre

Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa è ai domiciliari da settembre

Vigevano (Pavia), 27 marzo 2025 – Quella “spiccata pericolosità sociale” e “totale inaffidabilità nella gestione di qualsiasi incarico e servizio pubblico” con le quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pavia, Luigi Riganti, ha detto ancora una volta “no” alla richiesta di revoca degli arresti domiciliari da parte del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, proprio non è andata giù al primo cittadino. Ceffa si trova ristretto ai domiciliari dal 28 settembre con la pesante accusa di corruzione. Secondo la Procura della Repubblica di Pavia avrebbe concesso una consulenza, del valore di 6mila euro lordi, all’ormai ex-consigliere comunale Roberta Giacometti, per assicurarsene in voto all’interno di un Consiglio comunale i cui equilibri, a differenza di oggi, erano estremamente precari. Ieri, attraverso il suo legale, l’avvocato Luca Angeleri, Ceffa ha confermato la sua intenzione di continuare a lottare per dimostrare la sua innocenza e tornare a ricoprire il ruolo di sindaco dal quale è stato sospeso dal prefetto di Pavia.  

"Dimostrerò la mia innocenza”

“Ricopro il ruolo di amministratore pubblico da due decenni – fa sapere Ceffa – e la mia affidabilità è dimostrata dalla lealtà, dall’onestà, dalla trasparenza e dalla correttezza con cui ho sempre svolto gli incarichi che mi sono stati affidati e che mi è sempre stata riconosciuta tanto da arrivare ad essere eletto”. “Mi dispiace perciò – continua – che al di là della situazione contingente, per la quale mi sono proclamato e continuo a proclamarmi innocente, la mia reputazione e la mia serietà vengano messe in discussione. Ma nonostante questo continuerò a combattere per dimostrare la mia innocenza e tornare a ricoprire il ruolo che mi hanno affidato i vigevanesi”. 

Le dimissioni sono lontane

Nessuna prospettiva di dimissioni all’orizzonte dunque come da più parti le forze di opposizione avevano auspicato. Ceffa resta l’ultimo delle cinque persone coinvolte nella vicenda a dover fare i conti con limitazioni della libertà. Per tutte le altre infatti era stata accordata la revoca delle misure cautelari dopo che avevano lasciato i rispettivi incarichi pubblici. Ma Ceffa non sembra intenzionato a seguirli su questa strada e anzi conferma di voler continuare a lottare a quattro mesi dal clamoroso arresto e a quasi due anni di distanza dai fatti che gli vengono addebitati.