
Il geometra Alessandro Campari dell’omonima agenzia immobiliare
Pavia, 14 ottobre 2020 - Smartworking e didattica a distanza hanno trasformato le nostre case in aule scolastiche, uffici e asili. La conseguenza è stata che, appena terminato il lockdown, molti hanno deciso di vendere la loro abitazione per acquistarne una più grande. Stando ai dati raccolti da Tecnocasa, infatti, sono in aumento, rispetto a gennaio 2020, le percentuali di monolocali e bilocali sul mercato, mentre è in calo l’offerta di villette e appartamenti con cinque locali. Perché molto probabilmente chi possiede una casa di ampia metratura decide di non venderla, nel caso in cui si dovesse di nuovo rimanere confinati.
Anche la classica liquidazione impegnata in un investimento sicuro come potrebbe essere un monolocale da dare in affitto agli studenti, per ora non c’è più. Sono numerosi a Pavia gli alloggi di piccole dimensioni ancora sfitti e in calo del 75% i contratti per l’energia elettrica. "Da maggio a settembre – spiega Alessandro Campari, titolare di Campari Immobiliare – è aumentata moltissimo la richiesta di appartamenti con ampi terrazzi o case con giardino. Dal mio osservatorio ho notato che chi poteva metteva in vendita la propria casa per prenderne una con ambienti più grandi, se se li poteva permettere, ma sicuramente con uno spazio esterno. Il balconcino non bastava più, volevano un giardino o almeno un terrazzo, poi le vendite si sono un po’ arrestate". E un appartamento che si possa vivere anche in estate ha un valore aggiunto in media del 30% con prezzi diversi a seconda delle zone.
Stando a quanto rilevato da Immobiliare.it a Pavia si sono fatti sentire molto i prezzi delle compravendite: dopo una discesa dai massimi raggiunti a ottobre 2013 quando la richiesta media per il capoluogo era di 2.606 euro al metro quadrato che nel 2018 erano diventati 1.994 euro, c’è stata una lenta ripresa fino al settembre 2019 cui è seguito un calo alla fine dell’anno e nella prima parte del 2020 con una lieve ripresa nel periodo successivo.
«Fino a settembre le compravendite sono andate benissimo – aggiunge Campari – I compratori cercano appartamenti dai tre vani a salire, i tagli più piccoli si vendono a fatica, ma si riprenderà. In una città universitaria come Pavia, appena terminerà l’emergenza sanitaria, torneranno gli studenti e si venderanno di nuovo monolocali e bilocali". Per ora, però, chi vuole comprare ha bisogno di spazi dove vivere, studiare e lavorare tutti in famiglia.
«Le richieste – sempre Campari – riguardano case che siano il più vicine possibili a Pavia. Se le proposte sono buone e a un prezzo ragionevole, in due o tre mesi si vendono, altrimenti si deve aspettare un tempo più lungo". Chiaramente più costosi gli appartamenti che si trovano in centro o nella zona del Ticinello e del Policlinico dove si va dai 3mila euro al metro a salire se la casa non è da ristrutturare, mentre a Città Giardino i prezzi vanno dai 1.500 ai 2.600 euro a seconda della tipologia e della distanza dal centro.
«I compratori preferiscono una sistemazione da cui possano raggiungere il cuore della città a piedi o in bicicletta senza dover utilizzare un mezzo pubblico. Allo stesso modo, dev’essere comodo per prendere le tangenziali e uscire dalla città per raggiungere Milano. Questi quartieri perciò sono l’ideale. Come lo sono paesi limitrofi come San Genesio, che è ben curato, e Cava Marara. Anche in questi centri le quotazioni sono alte, mentre le case che si trovano in paesi più distanti da Pavia, si vendono con maggiori difficoltà. Talvolta anche dopo un anno".