
Il chiostro dell'Università di Pavia
Pavia – Uno studente di 22 anni è stato aggredito giovedì mattina all’Università di Pavia. Colpito con più pugni, è stato poi trasportato al San Matteo: le sue condizioni non sono preoccupanti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e in base ai primi accertamenti, sembra che dietro l’aggressione ci sia una vicenda privata: forse una storia di gelosia legata a una ragazza.
Diversa però l’interpretazione dei responsabili di Azione Universitaria, l’associazione studentesca di destra legata a Fratelli d’Italia di cui fa parte il ventiduenne. “Quanto avvenuto è gravissimo – protesta Nicola D’Ambrosio, il presidente nazionale –. Un rappresentante degli studenti di Scienze politiche è stato aggredito: dopo un violento pugno al volto, è stato immobilizzato da un secondo aggressore mentre un individuo lo colpiva ripetutamente. I responsabili sembrerebbero appartenenti a movimenti di sinistra”.
Il rettore: “Prenderemo provvedimenti”
Il rettore dell’ateneo, Francesco Svelto, ha annunciato provvedimenti disciplinari. “Ci siamo subito attivati avvisando le forze dell'ordine e cercando di conoscere ragioni e dinamiche del grave episodio. Secondo le prime risultanze sembrava prevalente il motivo passionale e solo in tarda serata abbiamo appreso che ci potevano essere motivazioni di carattere politico che renderebbero quanto accaduto ancora più grave”.
"In ogni caso – ha concluso Svelto – l’università di Pavia manifesta la sua sentita vicinanza alla vittima e agirà contro i responsabili, attraverso provvedimenti disciplinari e presso le autorità giudiziarie. Non è infatti tollerabile che in una università vi sia alcuna manifestazione di violenza a maggior ragione se con valenze di carattere politico”.
La Russa: “Atto vile e inaccettabile”
Sull’aggressione è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che la ricollega a estremisti di sinistra e pro-Palestina. L’ha definita “un atto vile e inaccettabile, che riporta ancora una volta alla mente i periodi più bui della nostra Nazione. Non possiamo accettare che nei nostri atenei si torni alla violenza politica, che qualcuno pensi di poter imporre il proprio pensiero con la sopraffazione fisica. La libertà di espressione e il confronto democratico sono principi inviolabili: chi tenta di soffocarli con la violenza si pone fuori dalla civiltà e dal vivere democratico. Nell'esprimere solidarietà al ragazzo, mi auguro che i responsabili siano presto individuati”.
Udu: “Non strumentalizzare la vicenda”
Diversamente, l’Unione degli universitari di Pavia, pur condannando “senza riserve qualsiasi forma di violenza, a maggior ragione se accaduta nei luoghi della conoscenza”, ha invitato a non strumentalizzare la vicenda. “Appena appresa la notizia dell’aggressione, ci siamo immediatamente attivati per contattare lo studente coinvolto, il quale ha esplicitamente escluso qualsiasi matrice politica dietro l’accaduto, come tra l’altro confermato da un dipendente dell’ateneo. Intervenuto subito dopo l’aggressione, il dipendente ha pubblicamente smentito sui social la matrice politica e chiesto di interrompere la strumentalizzazione. Il commento è scomparso immediatamente. Da quanto apprendiamo, gli stessi carabinieri intervenuti ipotizzano ragioni che niente hanno a che fare con la politica”.