Pavia – Una ferma condanna dell’episodio di discriminazione che a Pavia ha visto coinvolto un giovane studente universitario, cittadino italiano di origini ivoriane, in cerca di una stanza da affittare: alcuni coetanei lo hanno respinto, dicendo di preferire "un ragazzo italiano". L’ha espressa lo Sportello antidiscriminazioni del Comune, costituito da numerosi soggetti del Terzo settore che operano in diversi ambiti del sociale con il coordinamento dell’assessorato alle Pari opportunità.
«La notizia – riferisce lo Sportello – evidenzia come i casi di discriminazione di questo tipo si manifestino tutt’oggi anche tra le generazioni più giovani, tra coloro che più di tutti dovrebbero essere portatori di apertura culturale e sensibilità all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità". Quanto accaduto pone poi l’attenzione sul fenomeno della discriminazione collegato al tema del diritto all’abitare, discriminazione connessa a svariati fattori tra cui il background migratorio, l’orientamento sessuale, l’identità di genere, la disabilità.
"Tale fenomeno già registrato nelle scorse annualità – prosegue la nota – suggerisce quanto un’azione di sensibilizzazione di ampio respiro possa essere un veicolo di contrasto per il futuro. Da parte nostra offriamo un servizio di ascolto, orientamento e accompagnamento delle persone vittime di discriminazioni".
Intanto il 26enne Menin Hubert Don non ha ancora trovato una sistemazione: "Ho ricevuto molta solidarietà e diverse offerte ma sono tutte superiori alle mie possibilità". Il giovane, che vive in Italia da quando aveva 5 anni, oltre a studiare Bioingegneria e a praticare atletica lavora come cameriere per mantenersi: "Sono tre impegni che non riuscivo a portare avanti bene, quindi sono stato costretto ad accantonare l’atletica e così non posso continuare a essere ospite del collegio Griziotti dove mi trovo come studente-atleta. Su Facebook ho trovato un annuncio che sembrava fatto apposta per me e ho risposto. Spero che questa non isolata vicenda sia un messaggio d’incoraggiamento a tutte le persone che si vedono costrette ad accettare discriminazioni di ogni tipo. Nessuno deve ritrovarsi a dover combattere per essere accettato".