MANUELA MARZIANI
Cronaca

Sui luoghi della mitica battaglia. Quattro tour in bici tra le abbazie

Con partenza dalla città FiabPavia organizza una pedalata al mese sui luoghi dello scontro. Visitando San Lanfranco, San Salvatore e la sconsacrata Santo Spirito e Gallo fino a Mirabello.

Domani alle 10 dal lato del parco del castello affacciato su Strada Nuova partirà la biciclettata “Le cinque abbazie e il castello di Mirabello“

Domani alle 10 dal lato del parco del castello affacciato su Strada Nuova partirà la biciclettata “Le cinque abbazie e il castello di Mirabello“

Viaggiando sulle ali della fantasia si possono immaginare le truppe che assediavano la città, pedalando invece si possono vedere alcune tracce della storia vissuta da Pavia 500 anni fa. Nell’ambito delle iniziative di promozione e divulgazione per il cinquecentesimo anniversario della battaglia che ha cambiato il volto dell’Europa, FiabPavia organizza quattro giornate in bicicletta tra i luoghi dello scontro.

"Abbiamo pensato a una pedalata al mese – spiega il presidente di FiabPavia Paolo Colucci – sui luoghi della battaglia". Domani alle 10 dal lato del parco del castello che si affaccia su Strada Nuova partirà “Le cinque abbazie e il castello di Mirabello“. "Siamo ancora nelle fasi dell’assedio – aggiunge Colucci – protratto dal 27 ottobre 1524". Il grosso delle truppe di Francesco I, tra cui anche i lanzichenecchi della banda nera, aveva occupato la zona a Ovest della città, nei pressi delle basiliche di San Lanfranco e di San Salvatore, mentre le fanterie mercenarie svizzere e i cavalieri si acquartierarono a Est di Pavia, tra il monastero di San Giacomo della Vernavola, quello di Santo Spirito e Gallo, di San Pietro in Verzolo e la chiesa di San Lazzaro e Galeazzo Sanseverino, con gran parte della cavalleria pesante che occupò il castello di Mirabello e il Parco Visconteo.

"All’epoca nella zona dove oggi si trovano viale Campari e via Ferrini sorgevano diverse abbazie e durante l’assedio vi risiedevano i nobili francesi. Di alcune c’è ancora traccia, di altre no ma è interessante andare a vedere dove c’era qualcosa fino a raggiungere il castello di Mirabello".

La chiesa che si può ancora vedere è quella di Santo Spirito e Gallo, oggi sconsacrata. Fatta costruire per volontà di Gian Galeazzo a risarcimento della chiesa di San Gallo demolita per fare spazio alla costruzione del castello, ospitava anche i sepolcri di molti aristocratici pavesi. Tre secoli dopo, demolita gran parte della struttura, ha alloggiato le scuole e la sede del Comune dei Corpi Santi poi, alla fusione con Pavia, ha accolto un canile, la sede di un comitato di quartiere e un circolo culturale. Nel 1982 nell’antica chiesa ha trovato sede la nuova parrocchia di Santo Spirito, dove si conserva la pietra di fondazione del castello visconteo.